sabato 29 novembre 2008

Le Pasquinate



La satira e la cultura italica costituiscono un binomio inscindibile sin dall’antichità: Orazio, Marziale e Giovenale sono alcuni dei principali scrittori che, sulle orme di quelli Greci, contribuirono a sviluppare il genere letterario. L’intonazione aggressiva, polemica, sferzante, accompagnata a battute scherzose e mordaci ha da sempre caratterizzato le opere di satira. "CASTIGARE RIDENDO MORES". Dall’inizio del XVI secolo la tradizione della satira vive una stagione particolarissima proprio a Roma grazie alle cosiddette “pasquinate”. Con questo termine si indicano le prese in giro graffianti, le invettive politiche, in cui trovava sfogo anonimo il dissenso popolare rivolto spesso alla Chiesa e a tutto l’ambiente curiale accusato di corruzione, nepotismo, ostentazione, sfarzo.
Sulla antica statua di Pasquino, prima delle altre, vengono appesi sonetti, epigrammi, frasi che la rendono “parlante”.

Oggi Pasquino è disoccupato, e noi di Political Scorret, per rinverdire la tradizione e non far dimenticare la cultura satirica della migliore tradizione italica, lo abbiamo assunto nella nostra redazione. Faremo parlare Pasquino da oggi in poi, facendo riposare il povero zio Johnny imbavagliato (italo-americano di Bruccolino) che finora e fino a ieri (vedi posto sotto) ci è stato molto vicino dispensandoci consigli e silenzi molto loquaci.

Ringraziamo Pasquino per l'onore che ci da, ospitandolo nelle nostre pagine.
Oltre al classico Pasquino saranno con noi le TRE SCIMMIE, quella che non sente, ma sente oltre quello che si dovrebbe, che non vede, ma vede oltre quello che si dovrebbe, e non parla ........... vedremo di riuscire a farla parlare.
MEMENTO HOMO

sabato 22 novembre 2008

Regione Siciliana, Sanità - Le proposte del territorio

L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, assieme i tecnici dell'assessorato hanno illustrato ai componenti della commissione servizi sociali e sanitari dell'Assemblea regionale siciliana il piano che prevede la rimodulazione della rete ospedaliera e il riordino della rete territoriale.

Il piano di Russo, che mai è stato accolto con entusiasmo (sia dal centrosinistra che dal centrodestra) negli ultimi giorni è stato nuovamente e fortemente criticato da alcuni esponenti del Popolo delle Libertà, dell'Udc e dell'opposizione. Le critiche maggiori al piano riguardano soprattutto la riduzione di 5.700 posti letto. "Ma i veri tagli saranno circa mille - ha spiegato l'assessore Russo nei giorni scorsi - non uno di più. Tutti gli altri letti in realtà non sono mai stati utilizzati per cui la loro eliminazione non cambierà nulla nel sistema di assistenza sanitaria".

La riforma dovrà essere approvata, come ha richiesto il ministero della Sanità, entro il 15 gennaio, in concomitanza con la programmata verifica dei conti. E' in arrivo intanto l'accreditamento della prima tranche di 211 milioni di euro relativa al mutuo trentennale di 2 miliardi e 800 milioni.
"Ho lavorato per rendere chiaro e trasparente il percorso da portare avanti - ha detto Russo al termine dell'incontro - Sugli obiettivi da raggiungere c'è convergenza, mentre è sul come che ancora ci sono divisioni. Credo comunque che si può trovare una sintesi. Per quel che ci riguarda la data importante a cui finalizzare la nostra attività è il 15 gennaio prossimo: il giorno della valutazione ministeriale".
Intanto in commissione sono stati depositati altri due ddl. Uno del Pdl, primo firmatario il capogruppo Innocenzo Leontini, e uno del Pd, primo firmatario Antonello Cracolici.
Leontini "restano ancora riserve e perplessità. C'è una forte divergenza fra la nostra posizione e quella dell'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo. Credo comunque che ci sia margine per un dialogo costruttivo e produttivo. Da parte nostra, alla luce del dibattito rimangono dei dubbi. Abbiamo comunque grande rispetto per il presidente della Regione Lombardo che ha annunciato che farà nei prossimi giorni una verifica sul piano di rientro".
Alle perplessità di Leontini l'assessore Russo, ha replica con una mossa a sorpresa, ossia rivelando i contenuti di una lettera che il premier Silvio Berlusconi ha inviato al presidente della Regione Raffaele Lombardo per manifestare "il suo apprezzamento per quanto fatto finora per il risanamento dei conti della sanità siciliana".
A questo punto Russo ha deciso di rendere nota la lettera scritta da Berlusconi nella quale, rispondendo al governatore Lombardo, il premier afferma che i tecnici ministeriali, e non solo, che hanno esaminato le carte del piano di rientro siciliano "hanno evidenziato che la Regione ha avviato processi di riorganizzazione del sistema sanitario caratterizzati da forte strategicità e innovazione".
Oltre al ddl della discordia firmato da Leontini, poco fa si accennava ad un altro ddl contropposto a quello di Russo e firmato da Antonello Cracolici. "Il taglio dei posti letto previsto da Russo è inaccettabile noi chiediamo - ha detto Cracolici - che non superi il numero di 2500, come previsto dal piano di un anno fa firmato dall'assessore Roberto Lagalla con il ministro Livia Turco. Per quanto riguarda la riduzione del numero della Asl la nostra proposta è similare a quella della giunta però contrastata dal centrodestra". Di tutt'altro avviso il parlamentare regionale del Pd, Dino Fiorenza: "Il piano di rientro rivoluzionerà il sistema sanitario siciliano e deve essere attuato nella sua interezza e subito. Non è possibile - ha continuato - frammentarlo in diversi momenti perchè si correrebbe il rischio di svuotarlo della sua efficacia per favorire vecchie logiche spartitorie. Apprezzo comunque la disponibilità dell'assessore alla sanità Russo di un confronto più intenso con la commissione parlamentare".

Questo ciò che finora è successo in commissione sanità. Ma alla luce di tutto ciò rimane da capire ciò che accadrà agli ospedali pedemontani, Paternò, Biancavilla e Bronte.

Lo abbiamo chiesto al dirigente provinciale della U.I.L. sanità Consolato Laudani:

“Non siamo in difesa dell’ospedale di Paternò solamente per una questione di campanile. Sarebbe da stupidi credere che ancora possano esistere ospedali generalisti che non danno nulla in eccellenza sanitaria. Bisogna giustamente distribuire nel territorio tali specialità,senza però dimenticare che larghi settori di popolazione non debbano essere dimenticati. Ricordo solamente che l’assessorato alla sanità ha speso alcune decine di milioni di euro per la ristrutturazione degli immobili del presidio di Paternò, ricordando pure che in dotazione immobiliare, questo presidio è abbastanza attrezzato. Se vogliono un'altra cattedrale nel deserto dopo tanti investimenti fatti a spese del contribuente noi non ci stiamo.”

E rilancia una proposto di qualche anno fa ma ancora attuale: “Dobbiamo ricordare, anche, che qualche anno fa l’amministrazione dell’allora USL di Paternò aveva varato un piano di rimodulazione del presidio, piano che ritengo ancora attualissimo e realizzabilissimo. Trasformare l’ospedale come centro delle Emergenze. La Regione allora aveva approvato tale rimodulazione, in termini di pianta organica e di attrezzature. Pronto Soccorso e Chirurgia d’urgenza – Rianimazione – Unità Coronarica e Cardiologia – oltre a tutti i reparti di diagnostica strumentali connesse a queste attività. Le attrezzature erano perfino arrivate, salvo poi essere dirottate altrove e non si sa perché. Riprendere questo piano, del quale ancora vi sono le relazioni ed i progetti , che potremmo anche illustrare successivamente, e nelle sedi opportune e portarlo avanti mi sembra una proposta seria ed accettabile.”

Quindi niente proteste di campanile, ma finalmente una seria proposta operativa, che potrebbe essere valutata e studiata in sede locale ed in quella regionale per razionalizzare il territorio, le sua esigeze e valorizzare le eccellenze.

giovedì 20 novembre 2008

Riprendiamo questo articolo ,che vogliamo oggi ribadire per ricordare che la politica è importante. La Politica però. Ed innestiamo questo nostro concetto così espresso nel forum aperto, per un nostro contributo .

EDUCARE ALLA DEMOCRAZIA: LA SCELTA, CICERONE O LEONE

Qualche giorno fa qualcuno mi chiese il perché da qualche tempo faccio continui appelli alla qualità della politica, ritenendo quella attuale, all’ombra dell’Etna, pervasa da mediocrità e scarsa qualità.

Per spiegare questo sillogismo, non occorrerebbe grande sforzo intellettuale, basterebbe fare semplicemente il cronista, e sottolineare i comportamenti, non solo quelli reconditi o sottesi, ma solamente quelli evidenti, degli operatori della politica, che occupano gli scranni delle pubbliche istituzioni in nome di un mandato ricevuto dal popolo sovrano, che sceglie i propri rappresentanti locali in base alla vicinanza d’abitazione, alla parentela, all’utilità personale di piccoli e miseri “favori” ricevuti.

Una tendenza che ritrova maggior riscontro nella minore analisi di scelta di quelle classi che hanno poca capacità critico-culturale. E non mi riferisco solo alle classi meno abbienti, ma ad una pericolosa e crescente deriva intellettuale che tocca tutte le fasce.

Si assiste quindi ad una mera occupazione da parte dei rappresentanti del popolo di posizioni di rendita politica, una occupazione del potere o di quello che c’è, che non hanno “educazione” alla democrazia.

Educare alla politica risponde ad un bisogno sociale, perché la società possa essere composta ed avvalersi di cittadini capaci di chiedere ed esercitare la democrazia in modo critico ed autonomo, secondo un progetto di uomo e di donna preciso. Progetto che nasce dal credere l’uomo e la donna al centro, soggetto-oggetto della domanda politica, in un continuo, costruttivo rapporto tra bene comune e bene individuale.

Non c’è stato tempo di formare una classe dirigente per sopperire al salto generazionale (parlo di generazione politica oltre che anagrafica) che è stato frutto della crisi del sistema che vi è stato all’inizio degli anni ’90, e quei giovani che allora si affacciavano con autorevolezza alla ribalta, sono stati spazzati via da un rigurgito socio-emozionale che ha buttato via l’acqua sporca assieme al bambino.

Ora quella classe giovane di allora, che sono i 50enni di oggi ha questo dovere, questa sfida, ove possibile, rendere un servizio alla società dove vivono, e dove vivono i loro figli. La sfida di formare la classe dirigente di domani. Recuperare la cultura ed educare alla DEMOCRAZIA. Senza condizionamenti derivanti da calcoli del consenso elettorale, tagliando e ricucendo gli strappi doverosi che devono essere fatti. Ognuno per le proprie responsabilità e per le posizioni ricoperte. Non vi sono più alibi, non vi è più tempo, bisogna agire con determinazione per evitare che l’incancrenire ed il cronicizzare di siffatta situazione, della malapolitica, crei la società dei bruti costruita su due fenomeni estremamente pericolosi: l’apatia come rinuncia del cittadino ad usare il proprio diritto di cittadinanza e lo "scambio" per usi meramente personali e non anche di pubblico interesse.

Queste considerazioni circa i due fenomeni che abbiamo citato, diversi e opposti, ma convergenti nel risultato, sottolineano oggi l’indifferenza alla Politica diffusa nella nostra democrazia, un abbandono della classe dirigente del compito di operare ad educare, per dedicarsi all'arte di governarsi da se o almeno per influire o condizionare il governo.

Questa democrazia per assuefazione può portare la società alla noia, alla nausea ed al rigetto, a quel fenomeno, non meno pericoloso, che oggi si definisce antipolitica.

Fino a quando non compaia qualcuno che la cavalchi, per riempire questo vuoto di energia politica e stravolgere le regole complesse e faticose della democrazia, che dileggi le istituzioni più di quanto non siano già tanto deviate e renda ancora più complicato il processo educazionale.

E questo lo abbiamo già vissuto dal 1993 al 2002, con i risultati odierni che subiamo.

Finisco citando Erodoto, forse un riferimento un pò criptico, ma che misura il grado di sensibilità di chi deve capire ed agire. Il celebre dialogo della ribellione dei capi persiani contro i Magi del 521-522 a.C.

I tre interlocutori (Otanes, Megabizos e Dareios) rispettivamente difensori della democrazia, dell’aristocrazia e della monarchia, finivano ciascuno a turno per dare lo spunto all’altro per distruggere i propri argomenti. Quindi sconfitti gli argomenti della democrazia da quelli dell’aristocrazia, e quelli dell’aristocrazia da quelli della monarchia, la monarchia si trovava a fare i conti daccapo con quelli della democrazia.

Il modo per uscire da questa difficoltà circolare ce la forniscono, però, Polibio e Cicerone, attraverso la lode alle istituzioni.

Deve essere una fusione di equilibrio di principi diversi, monarchico, aristocratico e democratico (traslati nel significato attuale), il governo misto della politica, che deve moderare gli eccessi, ed impedire la degenerazione della monarchia in tirannia, dell’aristocrazia in oligarchia, e della Democrazia in GOVERNO DEL VOLGO, quello che ci assedia mentre scriviamo.

martedì 18 novembre 2008

Io Prometeo Incatenato


Ieri sera abbiamo ricevuto il commento, l’originale è sotto l’articolo precedente, che vi riproponiamo qui sotto:


lunedì, novembre 17, 2008 10:50:00 PM ROBESPIERRE ha detto:

“ Il tratto rigoroso che ispira il mio pensiero potrà sembrare eccessivo, ma così non è, scrivo qui perchè finalmente trovo un luogo di libero confronto ove esprimere i miei pensieri che a volte non rendo pubblici per opportunità, per mera convenienza, per timidezza.
Questo forum che si è aperto sulla città di Paternò, e che moltissimi leggono, ve lo assicuro, ci fa sentire, a noi che non abbiamo il coraggio di esprimere le nostre opinioni, finalmente liberati da quel senso di oppressione e rassegnazione che viviamo. Una effimera soddisfazione sicuramente, ma se le coscienze popolari riusciamo a farle rimuovere, avremmo almeno dato un conributo di democrazia e civiltà.
Io sono un operatore della cultura, un insegnante se vogliamo essere più precisi, ed io, come molti miei colleghi ed anche professionisti con i quali ci confrontiamo quotidianamente, soffro per questa condizione di sub-cultura che pervade la città, ed è diventata endemica, come la peste.
Non abbiamo le palle per ribellarci a questo stato di cose, ad una classe dirigente disgraziata che oltre alla mala amministrazione, ha l'onore di rappresentare questa comunità. Uomini senza costrutto, senza sensibilità.
Chiamiamo le cose per nome. Che ci debba amministrare uno come Leone, che non conosco personalmente, ma dopo ciò che ho letto qui adesso ne ho coscienza e conoscenza per essermi puntualmente informato, ed anche bene vi assicuro, mi fa venire il disgusto di essere cittadino di Paternò. Ho analizzato da dove viene e ciò che fa. Ho riflettuto sulle notizie raccolte, come vive e chi frequenta. Non mi pare possibile che persone che abbiano una certa moralità possono stargli vicino. Persone che abbiano qualcosa da dire possano parlare con lui, che di cose da dire nè ha veramente poco o nulla. Il fatto stesso che il primo prurito avuto, una volta assunto (per interposta persona)l'assessorato ai servizi sociali, è stato quello di fare costituire una cooperativa composta da parenti. Questo è un fulgido esempio di rettitudine morale, sulla sua tracotanza, sorella dell'ignoranza, che i fatti fanno emergere. Ha persino il coraggio di dire alla stampa che non sa nulla di tutti questi fatti, una palese bugia che capirebbero anche i bambini, non ci vuole tanto a comprendere. Come se tutto fosse successo per caso, come se la cooperativa familiare ha vinto le gare per miracolo, ma proprio tutte poi, e per incanto dopo la sua estromissione dall'assessorato in questione (certo non potevano metterlo li dopo quelle porcherie che aveva combinato) ..... non ha vinto più nulla. Cose da pazzi, se non fosse vero.
E tutti zitti. La politica, il sindaco, i deputati, gli inquirenti, il popolo. Tutti muti. Omertosi. Una società che non funziona così. Cosa dovrei insegnare ai miei alunni se poi i risultati concreti sono questi? Gli idoli pagani che attraggono i giovani. Che non fanno più comprendere il discrimine tra il bene ed il male, la legalità e la delinquenza, la moralità e l'immoralità. Una mistura pericolosa.
Non lamentiamoci se la società è cattiva.
Ecco perchè mi sento di vestire i panni di Robespierre e del giacobino. Di fronte a questi fatti mi sono veramente indignato.
Farei volentirei un repulisti, se potessi, con ghigliottina e relativo periodo di "terrore", ma forse non ne ho il coraggio né l'attitudine. Occorrerebbe veramente una giustizia sommaria, un tribunale speciale dei Sanculotti, quando quella garantista non arriva a risultati accettabili e condivisibili. Questa società ha bisogno di esempi alti, e non di derive illecite, come se tutto fosse possibile, ed Il potere come obiettivo finale, coacervo di compromessi di ogni tipo, al di sopra della legge etica e morale.
Dobbiamo educare alla legalità, ghigliottinando se occorre, per eliminare chi da il cattivo esempio alle future generazioni, che dovranno poi amministrare questa nostra comunità.
LIBERTE, FRATERNITE, EGALITE ... e soprattutto
JUSTICE.
Mi devo calare nei panni di Robespierre, ed anche se finirò anch'io con la testa tagliata, come lui, almeno perirò dopo averne tagliato moltissime (historia magistrae vitae).
Un tributo che potrei pagare, solo dopo aver visto rotolare quelle di tantissimi nemici del popolo che crede nella democrazia che non c'è. Liberando così la città.
VIVE LA REVOLUTION”.

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Mi si accapona la pelle. Non si potrebbe aggiungere molto in effetti. Ma una sola considerazione vorrei farla.
Ciò che accade oggi è sempre la conseguenza di ciò che si è fatto nel passato, questa come regola che vale per tutto e per sempre.
Il moto della storia è un susseguirsi logico di cause ed effetti.

Di questi avvenimenti odierni, anch' io mi sento oggettivamente responsabile, nell’accezione giuridica di quello che significhi responsabilità civile oggettiva.
Una responsabilità senza colpa. Una responsabilità politica di avere contribuito alla creazione di alcuni mostri (e di questo ha ragione il nostro deputato) che adesso imperversano nel panorama politico cittadino.

La sindrome di Frankenstein.

O meglio ancora il mito di Prometeo: del credito e dell’amicizia che si prova verso il genere umano, che viene sostenuto, favorito, agevolato, ed alla fine si è puniti per aver dato tale fiducia agli uomini, fiducia che non meritano.

« Homines ab immortalibus ignem petebant neque in perpetuum eum servare sciebant; postea Prometheus eum in ferula tulit in terras hominibusque monstravit quomodo cinere obrutum servarent. Ob hanc rem Mercurius, Iovis iussu, deligavit eum in monte Caucaso ad saxum clavis ferreis et aquilam apposuit, quae iecur eius devoraret; quantum die ederat, tantum nocte crescebat. Hanc aquilam postea Hercules interfecit eumque liberavit. »
(da Igino Fabulae, 144)

ADESSO ASPETTIAMO SOLAMENTE ERCOLE !!!

venerdì 14 novembre 2008

Politica Internazionale: Ci scrive il Sindaco di Bafatà (Repubblica della Guinea Bissau) -Gemmellaggio con Paternò ?


Riceviamo tempestivamente ( a seguito di un commento all’articolo sulla Scuola Inferiore di Pubblica Amministrazione) una lettera del Sindaco di Bafatà, tale Amilcar Cabron.

Bafatà (i cui abitanti si chiamano bafagni) è una città capoluogo di una regione della Guinea Bissau, di 22.500 abitanti con caratteristiche psico-eco-sociali simili a Paternò. Ricordiamo, per chi ancora non lo sapesse, che la lingua ufficiale della Guinea Bissau è la lingua portoghese.

Ci ricordano i geografi che il nome Bissau è stato aggiunto di recente, per le caratteristiche istituzionali della Repubblica di Guinea, cioè quelle all’avanguardia nel panorama della pubblica amministrazione nell' “aggiustare” le procedure senza farsene accorgere.

“BISSAU” si dice anche da noi in Sicilia, in italiano aggiustare.

Per saperne di più su questo stato africano potete cliccare su questo link, http://namitipenabula.blogspot.com/, che vi collega ad altra pagina.

Pubblichiamo ad ogni buon conto la lettera, vediamo cosa ci dice di interessante il Sindaco Amilcar Cabron, al quale proporremmo un gemellaggio con Paternò.

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“Cari amici amministratori e cittadini della ridente città di Paternò. E’ con enorme piacere che mi rivolgo a voi dopo avere appreso che qualche studioso vostro compatriota, ha attenzionato le nostre procedure amministrative ponendole ad esempio fulgido dell’ agire nell’interesse particolare, e non in quello generale per il popolo, senza che vi sia il minimo dubbio sulla trasparenza nelle procedure. Infatti per tale questione il nostro Presidente della Repubblica, Joao Bernardo "Nino" Vieira, mi ha delegato per interagire con voi per esportare tale scienza, per inculcarvi tale cultura, visto che come risulta vi siete fatti scoprire, ritenendomi grande esperto nella materia “BISSAU”, in altre parole negli aggiustamenti che possano aggirare le norme di trasparenza ed onestà, e che invece di favorire la collettività, danno l’impressione che ciò si realizzi, mentre invece si favorisce la “famiglia” nostra e dei nostri amici, che poi ci votano e quindi restiamo sempre qui a “BISSARI” le cose.

Ancora oggi ricordiamo come, in Italia, vi siete fatti fregare con “Mani Pulite”, come la vostra tangentopoli si è sbarazzata di una classe dirigente che si fregava i soldi in maniera rozza, concutendo gli imprenditori per raccogliere tangenti. SBAGLIATO !!!

Per meglio realizzare i nostri interessi non bisogna chiedere il pizzo, dimenticatevi questa pratica ormai superata che da voi è tradizione, occorre diventare imprenditori di se stessi, proprio così. Amministratori ed amministrati, produttori e consumatori, controllori e controllati, creando società ad hoc , senza mettere parenti come soci perché vi scoprirebbero subito.

Insomma fare tutte due le parti in causa, in modo che nessuno possa lamentarsi.

Per concretizzare questa pratica innovativa, occorre però “ABBISSARI” le carte, cioè aggiustare a monte le regole affinché l’eventuale gara vada secondo i nostri desideri.

Ecco che qui occorre grande scienza e tecnica, sicurezza negli interventi, apparire come paladini della trasparenza, e senza rompere le palle a nessuno.

Più trasparente è la procedura di gara meglio viene. Invitare tutti, anche quelli che non ci sono, ma dare la possibilità di partecipare solo ad uno, o al massimo ad un altro che sa di perdere, poi si compensa più avanti. Come? Asinelli, mettendo dei tetti massimi di attribuzione dei vari punteggi.

Mi spiego meglio, dove vi accorgete che la caratteristica richiesta la possedete solo voi, non mettete nessun tetto all’attribuzione del punteggio massimo, in modo che raggiungerete un punteggio irraggiungibile per gli altri. Dove però sapete che in altri punteggi, diversi partecipanti, possono superarvi, mettete un limite pari al punteggio che anche voi possedete. Ed il gioco è fatto. Avete “ABBISSATU” (scusate il termine portoghese) la gara senza che nessuno potrà accorgersene.

Cosa importantissima, non fate gli arroganti, non fate i traditori, siate cordiali con tutti, perché se qualcuno si irrita potrebbe scatenare l’inferno che vi porterà possibilmente a sbattere. E poi vi fate molto male.

Questo volevo dirvi come introduzione e prima lezione. Rimango a disposizione per le consulenze che eventualmente mi vogliate richiedere e per precisazioni ed upload tecnico. Tali eventuali consulenze sono a titolo oneroso. Le farò però gratuitamente solo per le autorità inquirenti. Non si sa mai.

Con Tantissimo affetto ed effetto".

Amilcar Cabron Sindaco di Bafatà (Guinea Bissau)

giovedì 13 novembre 2008

ELEZIONI : MPA FA LA DIFFERENZA


COMUNICATO

“Le elezioni provinciali in Trentino, hanno dimostrato ancora una volta, che vince sempre il territorio”.
Lo afferma il coordinamento del Movimento per l’Autonomia, che palude al risultato della Lega proprio corrispondente al nord, nell'analizzaree i risultati elettorali delle elezioni provinciali di Trento, che ha visto il candidato del centrosinistra (Pd+Udc) superare il candidato del Pdl con quasi venti punti percentuali.
Ma il dato fondamentale analizzato dal MpA è quello relativo al risultato ottenuto dalla Lega Nord che con il 14,07%, con un 6% rispetto a cinque anni fa, ha superato il Pdl-Berlusconi, fermo al 12,26%.
Un dato particolarmente significativo che porta la segreteria del MpA a ricordare che “il popolo delle libertà funziona quando c'è Berlusconi. Quando non c'è lui in prima persona, quando non ci mette la sua faccia, è difficile che riesca a prendere voti”.
E' sulla scia del risultato ottenuto dalla Lega che “In Campania, bisogna tenere molto in considerazione il programma politico dell’MpA, che è – prosegue il comunicato – l’unico che ha la possibilità di decollare, proprio perché forte nel territorio e a differenza di altri, non si allontana dalle comunità”.

Vorremmo inaugurare da oggi un forum che si occupi della formazione della cittadinanza attiva per renderla edotta sulle procedure che la pubblica amministrazione adotta.

Procedure che appaiono nebulose, indecifrabili, mentre sono sostenute da principi elementari, chiari, ai quali chiunque potrebbe adire se ne fosse a conoscenza.

In effetti detti principii sono il più delle volte sconosciuti ai pubblici funzionari ,che con grandissima sicumera ma altrettanto ignoranza li sconvolgono secondo una loro arbitraria interpretazione pervasa da grassa incompetenza.

Iniziamo oggi ponendo un quesito che vale da preselezione alla scelta degli eletti che dovranno poi essere ammessi al gotha dell’accademia dell’amministrazione.

Questa come leggete è la scuola inferiore di pubblica amministrazione. E' inferiore in quanto non abbiamo trovato, fino ad oggi, soggetti accettabili per quella superiore, troppo asini.

Quesito:

  1. La pubblica amministrazione nella scelta dell’interlocutore-fornitore di beni e servizi è obbligata a seguire due principi fondamentali:
    1. La economicità
    2. L’imparzialità

Qual’è il postulato per cui deve attenersi a questi due concetti ?

Vi è anche una ragione territoriale di opportunità nell’applicazione ?

Il forum è aperto, si accettano anche esempi pratici di contravvenzione alla norma generale.

mercoledì 12 novembre 2008

Come Don Chisciotte - Non Mollare

"Nel mondo oggi più di ieri domina l'ingiustizia,
ma di eroici cavalieri non abbiamo più notizia;
proprio per questo, Sancho, c'è bisogno soprattutto
d'uno slancio generoso, fosse anche un sogno matto:
vammi a prendere la sella, che il mio impegno ardimentoso ................

..............."Sancho ascoltami, ti prego, sono stato anch'io un realista,
ma ormai oggi me ne frego e, anche se ho una buona vista,
l'apparenza delle cose come vedi non m'inganna,
preferisco le sorprese di quest'anima tiranna
che trasforma coi suoi trucchi la realtà che hai lì davanti,
ma ti apre nuovi occhi e ti accende i sentimenti.
Prima d'oggi mi annoiavo e volevo anche morire,
ma ora sono un uomo nuovo che non teme di soffrire... "

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Una poesia che canta dei veri valori che si stanno perdendo sempre di più...è meglio ricordare sempre che finchè ci sarà almeno una persona che combatte per quello in cui crede non tutto sarà perduto. La giustizia purtroppo non vince sempre, anzi, ma questo succede anche perchè noi non la aiutiamo a vincere.



martedì 11 novembre 2008

Sicilia - Paternò: Ma che succede di tanto Inquietante?


PENSO PROPRIO CHE LA POLITICA DOVREBBE PORSI DELLE DOMANDE E DARSI DELLE RISPOSTE. SE NON LO FA, SIA DA DESTRA CHE DA SINISTRA ........ UN MOTIVO CI SARA'. E POI COME VOLETE CAPIRE SE NON LO CAPISCONO NEPPURE LORO.

domenica 9 novembre 2008

Sicilia, Catania, Rifiuti - lettera aperta di Mimmo Galvagno

Egr. sig. Direttore de “IL NOTIZIARIO”

Gent.ma Sig.ra Angelina De Luca

Ho letto l’articolo pubblicato nel numero di ottobre de “Il Notiziario” a firma della sig.ra De Luca dal titolo “Un autunno caldo per i rifiuti".

E vorrei rassegnarVi alcune precisazioni rispetto ad talune inesattezze che mi riguardano, pregandovi di pubblicare questa mia nello stesso risalto dell’articolo, così come previsto dalla normativa della stampa.

Ricordo a voi, e a i lettori che leggono, che io non sono il Presidente del CdA dell’ATO3 SimetoAmbiente SpA. E non lo sono più dal luglio 2008, cioè da quando il popolo mi ha chiamato a rappresentarlo al Consiglio Provinciale.

Per cui mi sembra fuorviante per chi legge che ancora nel mese di ottobre mi si indichi come Presidente dello stesso e responsabile per presunti disservizi della società d’ambito.

Preciso che non ho mai invocato, durante il mio mandato, l’intervento di Nembo Kid, né di nessun altro supereroe. E mi sono meravigliato come l’autrice ricordi il nome preistorico di Superman, in disuso dal 1967, segno questo di competenza e conoscenza delle storie del fantastico. Ma Le ricordo qui che neppure Nembo Kid può avere poteri taumaturgici cioè la facoltà di operare miracoli (De Mauro nel Dizionario della Lingua Italiana). Noi credenti questa facoltà divina la assegniamo solo ai Santi e non già ai supereroi.

Al contrario, però di come lei afferma, e passando dal fantastico alla realtà, ho risolto i problemi in modo concreto e tangibile, in una situazione davvero drammatica, riuscendo a mettere in campo alcuni accorgimenti, che qui di seguito voglio sottolineare per completezza dell’informazione:

  • Mi insedio l’ 1 agosto del 2006, ed all’atto del mio insediamento trovo la sede occupata dagli operai delle ditte allora preposte alla raccolta. Ricordo però che allora i Comuni interessati provvedevano ad anticipare le somme alle ditte che in maniera disomogenea ancora si occupavano della raccolta dei rifiuti in regime di proroga, ditte che i Comuni stessi avevano incaricato a suo tempo.
  • Il precedente Cda, pur avendo espletato la gara, vinta dal consorzio Simco , non aveva ancora provveduto ad attivarnee il servizio. Nel mese di settembre, avendo visto tale incongruenza, accertato che la procedura era oramai completata, e soprattutto per realizzare le economie di scala che avrebbero permesso un risparmio con l’appalto unico, così come previsto dalla legge istitutiva, mi sono adoperato all’assegnazione. A questo punto i Comuni non hanno più aiutato la società d’ambito, non integrando più le somme occorrenti così come fino a poco prima avevano fatto con le diverse ditte che operavano in ogni comune.
  • Ho assegnato alla SERIT, società pubblica regionale, l’esazione della TIA, la quale essendo istituzionalmente preposta alla riscossione dei tributi poteva essere coercitiva nei confronti degli evasori applicando le c.d. “ganasce fiscali”, cosa che la Rileno, società privata che ho trovato, non poteva fare. Se ciò fosse stato rilevato e risolto a suo tempo, dal pregresso CdA, la condizione dell’evasione forse sarebbe stata diversa. Anche se, devo evidenziare, che diversi Sindaci hanno istigato all’evasione solo per populismo demagogico. Perfino i Difensori Civici, istituzione inutile a questo punto, sempre in ossequio alla politica politicante, hanno anch’essi fomentato l’evasione, non agendo come organo istituzionalmente regolamentato, bensì come avvocato di parte.
  • Ho incaricato una ditta, a costo zero e che avremmo pagata solo con l’ottenimento dei risultati di riscossione, per scovare gli evasori o gli elusori della TIA. Ed in due comuni dove ha operato, compreso Misterbianco, ne ha trovato circa 30.000. Capite così che il fenomeno evasivo è gigantesco.
  • Ho aperto sei uffici periferici di zona, i front-office, per agevolare i cittadini che in alternativa sarebbero dovuti recarsi a Catania con intasamenti e code notevoli, per accedere a qualche notizia e/o chiarimenti dovuti.
  • In ultimo devo dire che durante il mio mandato non vi sono state giornate di sciopero, solo qualche assemblea di protesta rientrata dopo poche ore.

Questi solo alcuni cenni doverosi per chiarire, o per ricordare.

Anche la Regione ha inserito, nel mese di luglio u.s., la Simeto Ambiente, nella commissione di studio per la riforma degli ATO, considerandola una delle pochissime società virtuose siciliane.

Tanto dovevo per una più completa informazione.

Mimmo Galvagno

Presidente del Gruppo Consiliare Provincia Regionale di Catania



FEDERALISMO: SCHIFANI, LOMBARDO MAI COL PIATTINO IN MANO



(AGI) - Palermo, 7 nov. - Raffaele Lombardo, durante il confronto sulla riforma federale, "non si e' presentato con il piattino in mano e questo ha fatto onore a lui e alla Sicilia".
Lo ha detto il presidente del Senato Renato Schifani, rispondendo a una domanda dei giornalisti sui malumori del Movimento per l'Autonomia, a margine della sua lectio magistralis sul tema del federalismo nell'ambito del Memorial Padre Ennio Pintacuda: "Piu' che un malumore, c'e' un confronto credo che faccia parte della fisiologia della politica.
Lombardo si e' posto, come governatore della Sicilia, con una posizione estremamente responsabile nel dialogo sul federalismo".
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Questo confermerebbe le ottime relazioni che Lombardo intrattiene col Presidente del Senato Schifani, vero leader degli azzurri in Sicilia, smentendo così le voci che vorrebbero il Presidente della Regione in attrito col partito di Berlusconi, anche dopo le polemiche che si sono susseguite alla festa del MpA di Messina.

sabato 8 novembre 2008

Esternazioni Criptate: Per Riacquistare la Saggezza Biblica - I CAVALIERI DELL'APOCALISSE

Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dall’iniquità dagli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.

Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti.

E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno.

Su coloro che si proveranno ad ammorbare e distruggere i miei fratelli.

E tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quando farò calare la sua vendetta sopra di te.

venerdì 7 novembre 2008

SICILIA: CASCIO, SIAMO PIATTAFORMA ENERGIA ITALIA SENZA AVERE RICAVI


(ASCA) - Palermo, 6 nov - ''La Sicilia puo' considerarsi a tutti gli effetti la piattaforma energetica dell'Italia. Questo produce effetti disastrosi per l'ambiente, provocando alti tassi di inquinamento del terreno, dell'acqua e dell'aria''.

Lo ha detto il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, nel corso delle ''Giornate dell'economia del mezzogiorno'', organizzate dalla Fondazione Curella, in corso a Palermo nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni.

''Per quanto i temi dell'ambiente - ha specificato Cascio - siano scarsamente presenti nelle agende politiche, l'impegno comune deve muoversi proprio in questa direzione, per rimuovere l'inerzia di fondo, legata all'approccio a lungo termine che i temi dell'ambiente richiede''.

''Dalla Sicilia - ha aggiunto Cascio - arriva al nostro paese il 44 per cento del metano che esso consuma, il 43 per cento della benzina e del gasolio necessari e il 15 per cento dell'elettricita' che alimenta le regioni del Sud d'Italia.

Di contro i ricavi delle attivita' industriali vanno ai produttori nazionali ed internazionali che nella maggior parte dei casi non hanno sede legale e fiscale in Sicilia. E il prelievo per accise sulla raffinazione petrolifera e' esclusivo appannaggio dello Stato. Si tratta di circa 10 miliardi di euro l'anno''.


Il presidentedell'Ars, Francesco Cascio, si e' poi soffermato sulla crisi economica internazionale. ''Oggi l'Europa - ha spiegato - subisce i contraccolpi della globalizzazione, un fenomeno che si immaginava essere soltanto benefico. Gli eventi hanno squarciato il velo e mostrato che non e' cosi'. Un mondo aperto, un mercato senza confini non possono sopravvivere senza regole condivise, senza il superamento degli egoismi nazionali''.

Regoli comuni, dunque, ''per salvaguardare l'equilibrio mondiale e gestire i tre grandi nodi che rischiano di soffocare l'umanita': cibo, ambiente ed energia''.

''Il persistere di un differenziale negativo - ha ricordato il presidente dell'Ars - tra la domanda di cibo e di acqua, da una parte, e la capacita' dei singoli sistemi di soddisfare quella domanda, dall'altra, rappresenta il piu' grave crimine che l'umanita' possa consumare contro se stessa. Un ordine sopranazionale, probabilmente, potrebbe essere la soluzione.

Intanto potremmo muovere dalla necessita' condivisa di ricorrere ad alcune colture per l'alimentazione umana, superando una serie di pregiudizi che accompagnano gli OGM, dando cosi' risposte al dramma della fame che colpisce soprattutto le popolazioni africane, solo per citare il continente a noi piu' vicino. Mi sembrerebbe - ha concluso - un modo efficace per contenere le migrazioni di questi ultimi anni''.

giovedì 6 novembre 2008

Esternazioni criptate di mezzanotte e dintorni - vota il sondaggio


ABBIAMO ASPETTATO TANTO............... ADESSO IL TEMPO E' VERAMENTE ARRIVATO

GIUSTIZIA: COMUNICATO STAMPA

"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, recante interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema giudiziario"

Alla Camera è stato approvato approvato, in via definitiva, il "collegato giustizia".

L'intervento normativo approvato, proposto dal Ministro Alfano, del quale l’On.le Avv. Salvo Torrisi, è stato relatore, è stato dettato dall'esigenza di sopperire alla scopertura dell'organico del personale di magistratura nelle c.d. sedi disagiate, intendendosi come tali le sedi giudiziarie rimaste vacanti. Tale norma in aggiunta a alle nuove regole sui trasferimenti d'ufficio nelle sedi disagiate o con i più alti tassi di scopertura, pari o superiori al 20% della dotazione organica e che prevede incentivi economici e di carriera per i magistrati che vi saranno destinati, include anche le nuove disposizioni sul «Fondo unico giustizia», cioè la possibilità per il ministero della Giustizia di reperire somme che serviranno per la modernizzazione degli uffici e l’avvio del processo telematico.

Sicilia Sport e Turismo: “ALINSIEME 2008 CON ANGELO D’ARRIGO”








Il sogno del volo dell’uomo si perde nella notte dei tempi. Le antiche cronache riferiscono dei molti tentativi falliti da parte di autentici temerari. Alcuni episodi sono leggendari, altri sono più attendibili, come quello di Giovanni Battista Danti che alla fine del '400 cercò di sorvolare la Piazza Grande di Perugia, “atterrando” pesantemente sul tetto di una chiesa vicina, senza troppi danni. Tutti questi aviatori primordiali hanno in comune la stessa idea: quella di simulare il volo di un uccello, e perciò di utilizzare delle ali attaccate alle spalle o alle braccia. Oppure, come sognava il monaco inglese Ruggero Bacone, di realizzare una vera e propria macchina con le ali. Anche Leonardo basa i suoi studi sull’osservazione degli uccelli: a differenza di tutti i suoi predecessori però, egli elabora una vera e propria teoria del volo, dalla quale sviluppa la progettazione delle sue macchine. Gli studi si ampliano alle leggi della fisica, dell’aria, dei venti e del loro comportamento.

Egli è convinto, a differenza degli scienziati suoi contemporanei, che il volo non abbia in sè nulla di misterioso, in quanto si tratta di un fenomeno puramente meccanico, dovuto al colpo d'ala nell'aria. L'aria è comprimibile, e perciò essa può esercitare una resistenza in grado di sostenere un corpo. E' una delle sue più geniali intuizioni.
Da qui si parte, per arrivare ad oggi, ad uno sport che sta affascinando milioni di persone in tutto il mondo. Il volo a vela, o parapendio. Fino alla più recente leggenda di questo sogno: Angelo D’Arrigo, siciliano doc. L’uomo che detiene ancora oggi, dopo anni dalla sua morte, numerosi record da guinnes dei primati, l’uomo aquila.
E proprio qui in Sicilia, alcuni alcuni giovani e meno giovani, persoddisfare l'innata voglia di volare insita nell'uomo, hanno dato vita, ad un club che pratica il volo a vela, il Fly Team Sicilia, che raccoglie ragazzi catanesi e più in generale della Sicilia Orientale, con sede a Letojanni, ridente cittadina e vera spiaggia di Taormina.
E proprio al "maestro", Fly Team Sicilia, Etna Fly assieme alla fondazione AngeloD’Arrigo, hanno dedicato la manifestazione “ALINSIEME 2008 CON ANGELO D’ARRIGO”, svolta l’1 novembre proprio a Letojanni, sede del club.
Nove ore intense tra voli, balli, passaggi aerei, mountain bike, paracadutismo e giochi dove vi è stata grandissima partecipazione di parapendisti, turisti, curiosi, amatori, naturalisti, con partenza dei voli da Gallodoro, a 450m di altezza, immersi in un panorama mozzafiato... la costa catanese, l’Etna, Taormina, lo stretto e la costa calabra.
"Siamo molto soddisfatti - afferma Massimo Scaccianoce uno degli organizzatori della manifestazione e dirigente del club- per la larghissima partecipazione e per la soddisfazione che tutti i partecipanti ci hanno rassegnato. Questo ci spinge ad impegnarci sempre più, anche nell'opera di proselitismo, infatti è in cantiere per il prossimo anno una manifestazione a carattere internazionale che oltre che a valorizzare questa attività, che non è solo sport, possa contribuire al nostro turismo destagionalizzato, vera risorsa della Sicilia".

mercoledì 5 novembre 2008

La Comunicazione Efficace

Come ben si sa, i mass-media oggi sono l’unico mezzo di comunicazione complesso ed efficace della politica. Chi non si adegua è fuori dal mercato. Una accelerazione senza simili con la quale l’innovazione tecnologica sovverte tout cours le nostre pratiche quotidiane. Oggi nessuno più ricorda il sistema planetario bipolare, che solo qualche anno addietro ordinava il mondo, un ricordo travolto dall’innovazione tecnologica e soprattutto dall’innovazione nelle comunicazioni, la telefonia mobile, ma soprattutto il WEB.


Le informazioni che oramai si rincorrono e la carta stampata che è messa in secondo piano rispetto alla velocità ed alla diffusione capillare delle New’s on-line. Televisione e Web.


Internet ha già superato i quotidiani, come fonte principale di ricerca di notizie rispetto alla campagna elettorale degli Stati Uniti, ed alcuni dati fanno presagire che già in un prossimo futuro il sorpasso potrebbe consumarsi anche nei confronti della televisione. Secondo la ricerca di Pew Research Center, infatti, nella fascia di età tra i 18 e i 29 anni ( la prossima classe dirigente) gli elettori che hanno scelto internet sono il 49% rispetto al 61% che si è dedicato alla televisione e il 17% dei giornali (non fatevi ingannare dalla cifre perché c’è chi ha multiple letture) .

Molti più americani hanno navigato su internet alla ricerca di informazioni sui candidati di quanto non abbiano fatto nel 2004. Nonostante la televisione sia ancora la fonte dominante per le informazioni politiche, la percentuale di coloro che si sono rivolti a internet per formarsi una opinione è triplicata rispetto al passato (da 10% al 33%). E come ben sappiamo anche noi importeremo queste abitudini.


Ho detto questo, per parlare adesso del blog “Political Scorret la supposta” su cui state leggendo.

Dopo un anno di attività registriamo una diffusione anomala rispetto alle medie, per un sito di nuova apertura. Oggi sono più di 117.000 i lettori che ci hanno letto, molti rispetto alle aspettative. Abbiamo realizzato una diffusione seria, collegandoci ai migliori e più diffusi siti di web-giornalismo, oltreché ad aggregatori che fanno quotidianamente la rassegna delle notizie, quali: Quotidiano.net (Il Sole 24 ore, Il Giorno, La Nazione ed Il Resto del Carlino); Fai Notizia di Radio Radicale.it; Panorama.it; L’espresso blog; Ok Notizie (sito in assoluto più letto nel web); Blog Catalog; Osservatorio Sicilia; Sicilia Informazioni; Wikio new’s; Cataniaoggi.com; Google New’s Italia; Blogger Network; oltre al New York Times (per i corsividi politica nazionale).

Abbiamo una mail-list di circa 300 indirizzi di addetti ai lavori, giornalisti, testate, istituzioni, uffici stampa etc. a cui viene recapitato ogni articolo pubblicato.

Basterebbe poi cercare su Google “Political Scorret la supposta” per rendersi conto della diffusione oramai certa e capillare.

I mass-media vivono, però, di audience. La TV, piuttosto che la carta stampata, piuttosto che i siti Internet. Motivo per il quale non bisogna appiattirsi, ed individuare sempre più ciò che interessa la gente. Farlo, a ogni buon conto, non contrabbandando lo stile proprio né la serietà delle notizie diffuse.

Abbiamo notato anche che, oltreché gli articoli di un certo spessore che hanno suscitato molta attenzione, sono gli articoli sull’inchiesta e sul processo alla Gestione dei Servizi Sociali al Comune di Paternò, la notizia che è stata la più letta in assoluto (ci siamo affidati a Superstat Professional che ci segue dal punto di vista delle statistiche di ogni tipo, riferito al sito), e al di là degli interventi e dei commenti ricevuti, riscontriamo circa 2.000 nuovi lettori solo per gli articoli in questione.

Questo ci invoglia ad andare avanti per questa strada, non solo, ma a cercare di entrare dentro la notizia, sviscerando ogni questione possibile. Da quelle ufficiali a quelle sottese, che strisciano ma che non trovano la sede giusta per essere raccontate e spiegate.

Questo è il compito di chi deve essere notaio disincantato della realtà, contro la disinformazione e le mistificazioni di molti, troppi, untori pestilenziali. Lasupposta entra dentro.

lunedì 3 novembre 2008

Arriva Zorro

Il vero nome di Zorro (volpe in spagnolo) è Don Diego de la Vega, un nobile che combatte in nome della povera gente contro la tirannia di chi governa, ma che si rivela troppo astuto per le inette autorità che cercano di opprimere il popolo. E che da oggi ci ha concesso il privilegio di collaborare al nostro blog.


ULTIMORA:
Apprendiamo in questo momento che il difensore dell'imputato Leone, avv. Giuseppe Fallica, ha rinunciato alla difesa, dandone comunicazione ufficiale. Siamo felicissimi per lui.

Sarà stato l'arrivo di Zorro?

sabato 1 novembre 2008

La Mafia Finanziaria Legalizzata


“Un Modello di sviluppo atroce, sfuggito dal controllo anche di chi pretende di governarlo, ci sta schiacciando tutti, uomini e donne di ogni mondo.
Proiettandoci a una velocità sempre crescente, che la maggioranza non riesce più a sostenere, verso un futuro orgiastico che arretra costantemente davanti a noi - perché è lo stesso modello che lo rende irraggiungibile -
crea angoscia, depressione, nevrosi, senso di vuoto e inutilità. In occidente questo modello paranoico è riuscito nell'impresa di far star male anche chi sta bene (566 americani su mille fanno uso abituale di psicofarmaci). Esportato ovunque, per la violenza dei nostri interessi e quella, ancor più feroce, delle nostre buone intenzioni, il modello
occidentale ha disgregato popolazioni, distrutto culture, identità,
specificità, diversità, territori, tutto cercando di omologare a sé.” (Massimo Fini).



Siamo alle soglie del’apocalisse di un sistema, quello cosiddetto globale, nel quale tutti siamo stati forzatamente catapultati. Quali le conseguenze? Occorrerebbe un ritorno verso valori tradizionali, non solo economici ma anche, culturali e sociali. Siamo contro la finanza di speculazione, senza alcun ritorno sociale, contro questo sistema bancario non creativo che strozza il cittadino. Che succhia risorse da questa terra, ed ingrassa i grandi gruppi finanziari della mittle-europa.

Nel mese di gennaio scorso, abbiamo pubblicato un articolo, che vogliamo oggi riproporre perché lo riteniamo attualissimo. Oggi più di dieci mesi fa.

"FARLOCCOLANDIA: OVVERO LA MAFIA DELLE BANCHE"

Farlocco è un termine dialettale tipico nel Nord Italia utilizzato per individuare un'operazione fasulla o peggio ancora falsa, frutto generalmente di un imbroglio o una truffa. Farloccolandia è il nomignolo che mi sento di dare al nostro paese sulla base del comportamento del suo sistema bancario e parabancario. Sembra infatti che a distanza di qualche anno si stia riproponendo lo Schema Parmalat nella sua piena onnipotenza. In che consisteva lo Schema Parmalat, per chi non lo sapesse ancora? Molto semplice: quando una banca si rendeva conto che il prestito effettuato alla nota azienda di Collecchio era ormai inesigibile o inescutibile, allora si inventava una emissione obbligazionaria cartolarizzando il credito vantato alla Parmalat e si offrivano le fenomenali tranche obbligazionarie al pensionato babbaleo di turno. In questo modo si trasferiva il rischio di insolvenza (tipico dell'attività bancaria) sulle tasche dei suoi ignari correntisti o investitori. Nonostante i drammatici appelli delle associazioni di consumatori all'interno di qualche talk show e le promesse farlocche della politica per un sistema bancario più serio ed onesto, lo Schema Parmalat è stato rispolverato e messo alacremente in catena di montaggio. Proprio come hanno fatto con i debiti della Parmalat adesso stanno facendo altrettanto con i mutui: infatti, le banche intuendo con largo anticipo i primi segnali di indigenza economica e di insolvenza finanziaria piuttosto diffusi nelle famiglie italiane, hanno provveduto a trasferire i mutui recentemente erogati negli ultimi anni dentro la pancia di qualche cosiddetto fondo di investimento immobiliare. Questi fenomenali fondi sono stati successivamente offerti a risparmiatori, fondi pensione o addirittura altri fondi di fondi, con la garanzia che si trattassero di investimenti a capitale protetto in virtù delle ipoteche che gravavano sugli immobili sottostanti ogni richiesta di mutuo. Questa operazione è nota con il nome di cartolarizzazione, anche se per i risvolti indiretti che ha ed avrà sui vostri portafogli, sarebbe opportuno chiamarla sodomizzazione. Ancora una volta quindi, il sistema bancario scarica il suo rischio e le sue nefandezze sulle tasche di povere persone oneste inconsapevoli di quello che stanno per sottoscrivere. Quello che fa tuttavia terribilmente ribollire il sangue è sapere che la maggior parte degli istituti di credito continua a proporre ancora interventi integrali (quindi mutui al 100 %) per l'acquisto di immobili, nonostante quanto accaduto la scorsa estate e nonostante il mercato immobiliare sia visto profondamente in crisi per i prossimi anni. Ma allora per quale ragione si persevera a finanziare l'acquisto della prima casa a persone già in difficoltà ed indigenza economica, sapendo che stiamo andando incontro ad una voragine finanziaria che si trasformerà presto in una deflazione stile 1929 ? Il profitto indiscriminato è la risposta a questa domanda. Adesso si riesce a percepire addirittura la volontà (quasi politica) a finanziare per il 100 % solo i più morti di fame (extracomunitari senza denaro in tasca, precari a singhiozzo, ragazze madri in aspettativa) perchè solo a loro si possono proporre le condizioni di indebitamento fuori dalla media di mercato (e quindi più remunerative per la banca che le concede). Eh sì, perchè vi è una sostanziosa differenza tra un mutuo erogato all'EURIBOR + 2 punti di spread ed uno erogato con appena mezzo punto di ricarico ! Di questi mutui e del loro periodico rimborso le banche non si preoccupano più di tanto, in quanto non appena hanno incassato finanziariamente le prime sei rate, questi fenomenali banchieri prendono il mutuo, lo cartolarizzano e lo piazzano sul mercato del risparmio gestito ! Addirittura esistono casi sempre più frequenti in cui l'importo del mutuo è calcolato sommando il costo dell'immobile con gli oneri di rogito e le prime sei rate del mutuo stesso ! Della serie: oltre al prestito, ti anticipo anche le prime sei rate, in questo modo sono sicuro che potrò cartolarizzare il mutuo senza grane o lungaggini in quanto il mutuo risulterà essere intestato ad un buon pagatore ! Sempre parlando di farlocchi, è doveroso sottolineare di quanto siano sempre più spesso gonfiate le perizie degli immobili oggetto di compravendita, le quali devono rappresentare un valore di mercato significativamente congruo per giustificare in taluni casi interventi addirittura superiori al 100 %. La fantasia a questo punto diventa il vero unico limite, infatti mi sono stati rappresentati comportamenti molto discutibili da parte di qualche circuito di franchising immobiliare che riesce misteriosamente a far lievitare persino l'imponibile della dichiarazione dei redditi del richiedente il mutuo, pur di far deliberare il finanziamento nel pieno rispetto del rapporto di congruità tra il peso della rata ed il reddito mensile effettivamente percepito. Per questo motivo il crash che colpirà le principali economie sarà devastante, forse con un potere di detonazione addirittura superiore al passato 1929, in quanto grazie all'operato farlocco del sistema bancario adesso abbiamo fondi di investimento e fondi pensione che hanno nella loro pancia tutti questi mutui farlocchi destinati ad essere non pagati nel lungo termine con una garanzia immobiliare legata al valore di presumibile realizzo pesantemente contraffatta. In buona sostanza sono a rischio proprio investimenti che dovrebbero garantire il capitale protetto, ma per ovvie ragioni di architettura finanziaria non possono più esserlo. Ecco perchè la scorsa estate abbiamo visto fondi monetari perdere il 4 % in una settimana, rendimenti assolutamente incompatibili dal punti di vista tecnico, in quanto un fondo di liquidità non può per definizione essere soggetto ad una contrazione di valore di tale entità. Se però alcuni fondi immobiliari nati dalla cartolarizzazione forzata di mutui ad intervento integrale vengono spacciati per fondi monetari, grazie alla compiacenza delle agenzie di rating, allora tutto diventa possibile. Anche una sommossa popolare od un colpo di stato.