mercoledì 22 gennaio 2020

🔴 GIGGINO, FUMETTO ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️, SI SFILA ...


Luigi Di Maio: "Stanco, deluso, incazzato". 

Con Grillo "si è rotto qualcosa".

Dall'alleanza col PD, alla mancanza di dialettica interna, all'impostazione verticistica, all'occupazione del potere del cerchio magico governativo, alla nomina degli amichetti di scuola, alla fuga di attivisti ed eletti. I flop di Giggino.
Tra poche ore, Luigi Di Maio si dimetterà dalla guida politica del Movimento 5 Stelle. Una decisione presa all'ultimo, se è vero come riporta un retroscena di Repubblica che solo qualche giorno fa il ministro degli Esteri aveva confidato a un collaboratore: "L'ho pensato, ma ho cambiato idea. Ho in mente un progetto per il Movimento, partirà dal basso, dagli attivisti, alla guida dei 5 stelle dovranno esserci un uomo e una donna". Chissà, magari si ricandiderà tra qualche settimana, agli Stati Generali del Movimento. Di sicuro, però, l'umore di Di Maio in questo momento è sotto i tacchi anche perché è consapevole di aver perso da mesi il sostegno di Beppe Grillo. Il fondatore ha spinto i 5 Stelle verso il Pd, Luigi avrebbe fatto tutt'altra scelta.  
Secondo uno dei dirigenti, Di Maio tornerà dopo il disastro alle imminenti regionali "come salvatore della Patria". Il suo obiettivo nell'immediato era quello di "scatenare il caos" nel Movimento. Servirà però ricucire con Grillo, con cui "si è rotto qualcosa, inutile nascondercelo". Per ora, resta solo la sensazione di essere stato lasciato solo nel momento più difficile negli ultimi 10 anni del M5s: "Sono stanco, esausto, deluso, incaz***", è lo sfogo riportato da Repubblica. Più chiaro di così, non si può.

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