Due punti fermi sono imprescindibili
Da stamattina mi sto occupando di problemi del governo regionale:dall’emergenza rifiuti, a cominciare dalla ottimizzazione dell’ufficio del commissario, alla ricerca di soggetti attuatori fino al fotovoltaico in agricoltura, compreso un approfondimento sul nuovo piano energetico per passare ad una ricognizione sui temi della sanità che ho fatto con Massimo Russo e per concludere con un approfondimento sulla concessione delle autostrade che l’Anas dovrebbe riaffidare.
Finalmente ho trovato un momento per la lettura dei giornali e mi sono reso conto di come oggi siano fioriti commenti, analisi e deduzioni sull’incontro con il Presidente del Consiglio, interventi tuttiper niente disinteressati e talvolta ispirati da un programma di disinformazione tendente a seminare zizzania e a confondere le idee.
Allora desidero precisare che in questi due anni travagliatissimi di governo regionale due sono i punti fermi che sono emersi e caratterizzano la prospettiva.
Il primo è che il rapporto di dialogo, di confronto e poi di collaborazione con gli uomini del Partito Democratico è stato fondamentale, a partire dalla riforma sanitaria che ci ha impegnato dall’autunno del 2008.
Il secondo è l’irreversibile inconciliabilità con le posizioni assunte dal Popolo delle Libertà, che da oltre un anno a questa parte boicotta, non escludendo colpi bassi di ogni tipo, l’azione di governo.
Sul resto si può discutere ma questi due punti, per la mia responsabilità di Presidente della Regione, sono imprescindibili.
Per il resto chiunque si può incontrare con chi vuole, di giorno o di notte, alla luce del sole o clandestinamente, ma se la nostra azione legislativa e di governo è sostenuta da un processo riformatore orientato allo sviluppo della Sicilia, alla creazione di benessere e di opportunità di lavoro, all’affrancamento dai mille condizionamenti e dalle mille dipendenze, sarebbe grave che si stesse dietro a commenti, analisi, deduzioni, ricostruzioni fantasiose e maligne che vanno prese per quello che sono: squallidi e indegni tentativi di nuocere non solo al cambiamento ma alla Sicilia stessa.
Rifiuti, energia e sanità.
RispondiEliminaTre fallimenti spacciati per grandi riforme !
Raffaele Lombardo farebbe meglio a fare un giretto per la Sicilia, senza scorta ed in incognito, per svegliarsi e capire i danni che ha fatto dopo quelli di Cuffaro.
Vada in un qualsiasi pronto soccorso, e vedrà cosa si intende per sanità siciliana.