giovedì 21 aprile 2011

LA LEGA NORD RIVUOLE IL CALL CENTER DELLA SANITA' LOMBARDA DA PATERNO'

Ancora polemiche sul call center della sanità a Paternò, dopo che l'amministratore delegato di Lombardia Informatica, Giovanni Catanzaro, in un'intervista al Giornale ha detto che trasferirlo sarebbe molto costoso per i contribuenti. Della stessa idea l'assessore regionale Romano La Russa, riferendosi al consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Galli che preme per il trasferimento: "L'importante - dice La Russa - è che se ci sono costi in più se li sobbarchi Galli e se ne assuma la responsabilità con la Corte dei Conti".
Il call center è gestito da Lombardia Informatica società della Regione Lombardia con 576 dipendenti, 220 milioni di ricavi e patrimonio netto di 50milioni di euro. L’azienda, gestisce i servizi informatici dell’amministrazione regionale, dalla Carta regionale dei servizi al Centro unico di prenotazioni, dalla gestione del bollo auto a quella della dote scuola. Infine, funge da centro acquisti regionali. Una delibera della giunta regionale ne avrebbe stabilito la vendita, realizzandone uno nuovo di zecca in Lombardia. L’unica incognita, i costi di trasferimento, studi che sono stati affidati al Politecnico, che per fine maggio dovrebbe presentare i dettagli.


L’amministratore delegato di Lombardia Informatica Giovanni Catanzaro, intervistato da "Il Giornale" dice: "Lo studio del Politecnico deve verificare se questo trasferimento sia fattibile e se la sede può essere Brescia o Milano: dipende dalle disponibilità delle risorse umane". Per quanto riguarda il suo punto di vista sul trasferimento, Catanzaro è chiaro: "noi facciamo impresa e non politica e quindi rispettiamo le decisioni politiche. Ma ci tengo a sottolineare che il nostro call center di Paternò funziona in modo eccellente ed è l’unico call center in Italia ad avere queste prestazioni. Il tempo di attesa massimo per gli utenti è di 40 secondi, i tempi di prenotazione sono al massimo di 4 minuti. Non abbiamo mai avuto uno sciopero, c’è un assenteismo bassissimo. E meno tempo vuol dire minore spesa".

Alla domanda sul come mai in Sicilia il call center che gestisce i servizi per la Lombardia: "La scelta è stata fatta nel 2006 con l’approvazione della giunta e in pieno accordo con i sindacati, ma la decisione finale è stata presa da chi ha vinto la gara. Nel 2008 la multinazionale Transcom, che ha vinto la nuova gara, ha confermato il sito siciliano". Per quanto riguarda i costi di trasferimento, Catanzaro non ha dubbi: "Gli investimenti a Paternò sono già ammortizzati. Trasferire il servizio in Lombardia sarà invece molto costoso: per consolidare il servizio al Nord servono 15 milioni di euro e 700 persone, da trovare senza fare assunzioni". In effetti è stato Ignazio La Russa a volere il trasferimento del call center in questione a Paternò, sua città natale di circa 50.000 abitanti, dove ha imposto un proprio amico a sindaco della città.

Sarà l'ennesima presa in giro per tanti giovani siciliani che sono stati illusi da una politica dissennata che va solamente in direzione della ricerca del consenso tradendo ciò che nella campagna elettorale del 2002, durante le amministrative di Paternò, era stato promesso ad un territorio privo di altre occasioni occupazionali, con una passerella di personaggi dell'imprenditoria lombarda portati portati dall'attuale ministro Ignazio La Russa, ma di investimenti seri se ne sono visti poco o niente, l'unica risorsa occupazionale assolutamente precaria è stata questa di Lombardia Call, un ammortizzatore sociale in un comprensorio privo di altre occasioni di lavoro, ma la storia l'avevamo già scritta allora. Adesso che il call center lombardo chiuderà la propria esperienza siciliana, la tragedia della disoccupazione giovanile decuplicherà i propri effetti nefasti stroncando anche le speranze di chi si è adagiato abbandonando studi e/o ricerca di alternative professionali serie....ma il sindaco Failla non deve più candidarsi, quindi......... pubblichiamo il video girato qualche anno fa da Annozero, premonitore!

1 commento:

  1. I tempi di attesa riportati nell'articolo non sono esattamente veritieri.
    Ho impiegato tre giorni peraccedere alla linea e prenotare un esame specialistico a Milano. Ho impiegato 30 minuti per prendere la linea e sono rimasta in attesa 45 minuti (totale 75 minuti di attesa) per poter accedere al centro informazioni Dote Scuola.
    L'operatrice "35" che mi ha risposto si è lamentata del fatto che ponevo troppi quesiti!

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