martedì 6 marzo 2012

FREDDURE … A PATERNO’ ALLA FINE ARRIVA LA RIFFA


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Politica - Politica Notizie
Scritto da ADOMEX   
Lunedì 05 Marzo 2012 23:56

Ne avevamo sentite una varietà di proposte per la scelta di candidature per la formazione di una classe dirigente durante la nostra antica presenza collaterale o meno al mondo della politica.
E ne abbiamo anche subito molte di scelte, come cittadini, scellerate e parodiate dai concorsi canori come quella che “chi arriva primo va a fare l’amministratore”, ma non di Roccacannuccia, bensì della seconda città della provincia di Catania. Come quella effettuata nel 2007, proprio nella città dell’arancia rossa, da Forza Italia, la formazione? Frisenna, Leone, Sinatra, del risultato canoro e non aggiungiamo altro.
Scelte così amorfe e prive di discrimine metodologico serio il quale si basa non sulla meritocratica bensì su una gara, come il televoto, che porterebbe anche lo scemo del villaggio, che ha consenso, a essere chiamato ad amministrare una città complessa e difficile come Paternò.
Abbiamo anche assistito alle primarie non primarie come quelle del centrosinistra della stessa città, che dopo averle celebrate immediatamente smentite con la candidatura di entrambi i concorrenti.
Anche alle imposizioni milanesi che provenivano, in verità, da altri mondi, che calavano personaggi inadeguati.
Ogni metodo è stato buono quando si percepisce la volontà dello “scegliere di non scegliere”.
Avevamo proprio assistito a tutto, ma alla RIFFA giammai!
Invece ecco che improvvisamente arriva la proposta. Dopo che sembrava che tutte le formazioni politiche di centro e di centrodestra fossero convenuti sulla candidatura esogena ai partiti nel nome dell’avv. Asero, ecco che arriva la riffa. Dicesi riffa (citiamo il dizionario della lingua italiana) lotteria privata in cui si vincono oggetti di diverso valore, come il sindaco, il vice sindaco e il presidente del consiglio comunale (aggiungiamo noi).
Venghino signori venghino. Prendete un biglietto (“a polisa”) e vediamo che ti tocca fare.
Non è uno scherzo, nella giornata di oggi è stata fatta questa proposta da Nino Naso e da Vito Rau a più di un esponente politico locale (che puntualmente lo ha riferito a noi) … la riffa.
Regolamento: si dovrebbero riunire i tre aspiranti sindaci tramontati, a dir dei proponenti, e mollati dalle proprie formazioni cioè lo stesso Naso, Lo Presti e Panebianco (ma di questi ultimi due non abbiamo notizie) ed ognuno di loro dovrebbe pescare una “polisa” da un contenitore appositamente forgiato e leggere cosa gli toccherà fare nei prossimi cinque anni, uno sindaco, uno vice sindaco e l’altro presidente del consiglio.
Un’altra variabile, inusitata e nuova finora, per scegliere la classe dirigente in maniera originale, creativa, astrusa, eccentrica, incomprensibile, fantasiosa, bizzarra, comica, ridicola, grottesca, incredibile, mirabolante e sorprendente (per finirla qui ma avremmo voluto continuare).
A noi la riffa ci affascina …. ma solo se il premio è MONICA BELLUCCI, non per altro!!!

3 commenti:

  1. "Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
    di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
    si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
    e tutto gli appartiene.
    Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!"
    ( F. Battiato )

    E non aggiungo altro, perchè da cittadino attento, ormai ho deposto le armi della speranza, in una città e in governanti locali degni di una società civile e democratica

    Carmelo

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  2. Gentile Adomex la seguo nei suoi articoli puntualmente ed apprezzo la sua franchezza e la lucidità politica con cui affronta i temi della città di Paternò, la quale langue ma non muore come se aspettasse il colpo di grazia, sembra invocare che le diano il colpo letale per farla morire. Il motivo di tanta tristezza nel mio commento nasce dal fatto che in questi giorni il cittadino paternese, già attanagliato dai molteplici problemi del quotidiano, viene colpito ulteriormente nella propria dignità da una serie di mezze cartucce (poichè tali sono gli onorevoli & c.)che circolano in paese che pretendono di dare indicazione di quello o tal'altro candidato, ora io mi chiedo se le mezze cartucce abbiano fatto la storia o se Paternò è in deroga anche rispetto alla storia, certo gente attempata come me, abituata ai padri e parenti delle mezze cartucce che all'epoca sceglievano i destini di un'intera comunità e spesso bene, le mezze cartucce, mal le sopportiamo. Adomex le lascio un doppio quesito: se una mezza cartuccia volesse diventare una cartuccia intera e candidarsi ad inquilino di palazzo Alessi, acquisterebbe più credibilità ?oppure avendo la mezza cartuccia le polveri bagnate farebbe cilecca e finirebbe mortalmente Paternò? L'ardua risposta spetta a lei Adomex visto che le mezze cartucce (purtroppo) le ha frequentate ma di converso ha conosciuto anche persone di spessore, pertanto la reputo in grado di rispondere qualora volesse farlo.

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  3. Cortese lettore anonimo, non vedo all'orizzonte nessun spessore tra tutti questi politicanti, con l'aggravante che tutti costoro non si sono ancora resi conto di essere superati dalla storia. L'interessarsi della politica è un dovere continuare a esercitarla in prima persona può anche essere un delitto, quando non si è riusciti a svolgere il proprio compito in termini di modernità di pensiero e di creatività nell'azione. Gli anni che hanno seguito la tanto vituperata prima repubblica, che di malversazioni ne aveva fatto tante ma che era rappresentata da UOMINI ben lontani dagli standard penosi che adesso accertiamo, gli annni susseguenti, dicevamo, possono essere assunti a testimonianza dell'arretratezza qualitativa della vita cittadina. Per il futuro intravedo solo una possibilità ....emigrare.

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