Non so se si tratta di sottovalutazione del problema o di premeditata scelta politica.
Vorrei capire come mai un governo che parla di esodo biblico e prevede 100mila persone già ai primi 15mila ha consentito che si massacrasse un’isola. Lampedusa è ormai una propaggine della Tunisia, a tutti gli effetti un’isola non italiana ma tunisina. I tunisini hanno superato in numero gli abitanti.
L’isola non ha perduto abitanti in questi anni. E’ chiaro che questa politica farà scappare i lampedusani. Già oggi rispetto a 5000 isolani, di cui gli uomini attivi e in condizione di operare saranno 2000, i tunisini sono 6000. Stanno dovunque senza servizi igienici, con pericoli di epidemie, e con un sistema che non funziona perché la gente sbarca e poi si accampa.
Ci vogliono delle navi civili o militari non solo per il trasporto ma anche per ospitare provvisoriamente questa gente e un ponte aereoper trasportarli nelle destinazioni finali, a cominciare dalla Sicilia ma anche in Lombardia e Veneto.
Non vorrei che il piano di distribuzione di cui ha parlato ieri il ministro degli interni esonerasse le regioni del nord perché veramente questo non lo consentiremo. Così come non consentiamo che si uccida un altro pezzo di Sicilia che faticosamente attraverso l’aeroporto di Birgi ha portato 1,8 milioni di persone all’anno da quelle parti di cui molti turisti.
C’è Sigonella, ne abbiamo due di basi. Si usi la base militare e non si chiuda l’aeroporto civile.
Oggi noi decidiamo di istituire un presidio stabile del governo regionale a Lampedusa. Andrà un lampedusano, l’assessore Sparma, e poi andranno tutti gli altri nostri assessori. Andremo lì a tutelare fisicamente l’isola e gli isolani che sono un pezzo di Sicilia oggi in difficoltà. E la stessa cosa faremo a Birgi nelle prossime ore.
Tutte le questioni della guerra, la no fly zone ecc. le lasciamo al governo nazionale che ha i propri problemi. Non faremo mancare la nostra solidarietà e la nostra attenzione, non cerchiamo divisioni e ci allineiamo alla politica del governo.
Ma che tutto questo non venga pagato dalla Sicilia che è in ginocchioperché i fondi Fas vengono spesi al nord, perché non si realizzano infrastrutture ecc. In ginocchio un’isola che sta facendo ordine in casa propria, eliminando malaffare, porcherie e spechi e si trova di fronte un governo insensibile e lontano.
Faremo muro fisicamente, oltre che politicamente e moralmente, perché questo scempio venga interrotto.
Nessun commento:
Posta un commento
IN QUESTO BLOG I COMMENTI SONO LIBERI