sabato 19 marzo 2011

Lombardo azzera il Mpa e fonda un nuovo "partito"..... entro un mese

DOPO AVERE AZZERATO TRE GOVERNI LOMBARDO ADESSO AZZERA IL MpA


Il presidente della Regione Siciliana e leader del Mpa Raffaele Lombardo nel corso della presentazione del nuovo soggetto politico meridionale e meridionalista, che ha come obiettivo quello di riformare il suo movimento.

“Oggi siamo qui per porre una questione ai miei amici dell'Mpa con cui per sei anni abbiamo condotto una esaltante ma anche difficilissima esperienza, credo che per come si sono evolute le cose ci sia bisogno di una naturale evoluzione sulla base delle esperienze che abbiamo fatto e innestare forze fresche e nuove per una sfida molto piu' difficile ed impegnativa, con un nuovo manifesto programmatico e nuove regole di apertura verso il mezzogiorno..il popolo meridionale rischia dopo 150 anni di unità di essere penalizzato da un divario irrecuperabile e per impedirlo investiremo tutti i nostri talenti in una forza politica democratica che creda nel riscatto del Sud e riviva il gusto della lotta e dell’impegno.
Il tema fondamentale  delle alleanze Lombardo lo affronta così: “Nessuna alleanza è scontata, né col Nuovo polo, né col Pd”. Un riposizionamento al centro, dunque, di quello che non sarà più un movimento ma un partito, con una linea di dialogo aperta verso l’Udc e Fli.
Sarà comunque una fase lunga, questo fa capire Lombardo:  “Ritengo non si concluderà prima della fine di aprile”.
“Ad Arcore si mettono insieme partiti per il Sud – stiletta Lombardo- sotto l’occhio vigile di Cosentino e a condizione che non si disturbi la Lega”.
E senza nominare Gianfranco Miccichè e il suo nuovo partito ‘Forza del Sud’,  Raffaele Lombardo attacca il sottosegretario criticando la nascita del nuovo partito. Ma Forza del Sud continua a raccogliere consensi fuori dalla Sicilia, anche tra gli ex alleati del Mpa.
La sfida extra siciliana, in verità,  Lombardo l’ha persa molte volte, forse per mancanza di appeal, ma anche per una comunicazione inadeguata, e per non avere messo in campo il marketing strategico di cui ha bisogno ogni prodotto-idea che deve essere lanciato sul mercato, ma in un mese di tempo c’è n’è, e modo e spazio per poter fare, pensare, correggere,  sempreché si abbandonino i soliti riti vetusto-democristiani cui ci ha abituato. Tenere la barra dritta senza nessuna incertezza e titubanza, il gioco è già stato scoperto.
Forze nuove in campo, ma, forze nuove di qualità che bisognerebbe reclutare tra gli ignoti o valutare anche tra gli amici noti finora tenuti lontano dalla stanza dei bottoni. Non solo intercettori del consenso ma portatori di idee, e per queste ultime occorre avere la testa da opinion makers.
Se lo schema, però, sarà il medesimo, quello già visto, che riteniamo vetusto, non andrà da nessuna parte.
Noi gli riconosciamo grande acume politico, seppur vero è che ha creato dal nulla un movimento che senza varcare lo stretto, in Sicilia ha dettato legge, ma come nei giochi di carte, dove non servono solo quelle, i bluff ripetuti fanno inesorabilmente una brutta fine, e Berlusconi e i suoi amici lo sanno, come lo sanno i neocomunisti, per questo non crediamo che questo nuovo soggetto politico sia un nuovo contenitore per amici in fuga dai propri partiti, sarebbe deludente.
Seguiremo in questo mese rifondativo l’evoluzione dal di dentro. 

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