domenica 15 aprile 2012

Paternò, IL PANINO DELLA LIBERTA' PER CONTINUARE COME PRIMA.



PDFStampaE-mail
Politica - Politica Notizie
Scritto da ADOMEX   
Domenica 15 Aprile 2012 10:55
Ecco, la campagna elettorale entra nel vivo, e la satira iconoclasta, una critica intransigente e distruttiva nei confronti di principi, ideologie, dottrine, abitudini spesso reiterate,  su cui si regge la società, da noi adoperata come grimaldello per scardinare ciò che la comunicazione di “regime” vorrebbe divulgare ai cittadini, spesso ignari ed inconsapevoli, tenta a dilagare. “CASTIGAT RIDENDO MORES” è stata da sempre la nostra mission. Adesso vediamo che qualcuno inizia a seguirci. Sono apparsi sui muri di Paternò alcuni manifesti che copiando la nostra foto (dovremmo chiedere i diritti d’autore) aderiscono ad una disapprovazione nei confronti della politica politicante. Proprio quella cui assistiamo da qualche anno.
Le elezioni si avvicinano, la campagna per la ricerca del singolo voto entra nella fase calda e tutti i circa 370 candidati vivono in una sorta di bolla sospesa, distaccata da una realtà veramente difficile. Pensano solo ad accaparrarsi il consenso, disattenti al rigurgito popolare che si manifesta con il sentimento dell’antipolitica.
Sfilano i big nazionali, Alfano, La Russa, come se questi fossero i salvatori, annunciando autentiche novità nel governo cittadino, come gli assessori nominati dal centrodestra. E non sono invece quelli che hanno portato il nostro Paese sull’orlo del baratro affamando i cittadini italiani.
“Alfano, in qualità di luogotenente del Cavaliere, e' il segretario di un partito e, insieme, questo partito e i loro uomini hanno sputtanato l'Italia a livello internazionale e lasciato in ginocchio l'intero Paese, oseremmo dire in braghe di tela. Chi paga di più i danni di questo Governo son le regioni Meridionali e le fasce deboli”. Prendiamo a prestito questa affermazione, senza citarne l’autore,  che ci sembra confacente al caso.
E La Russa, dimentica che Paternò è oramai sprofondata in una crisi sociale e culturale oltreché economica proprio per il crimine di malamministrazione che hanno commesso gli uomini inadeguati che lui stesso ha imposto, chissà per quale capriccio personale. Ma di cosa sono venuti a parlare. Vergogna!
Confessino il delitto di omissione, se non quello di avere abusato della fede pubblica, di cui si sono macchiati. Facciano ammenda, almeno, per la culpa in vigilando che hanno avuto, di menefreghismo nei confronti di una comunità nobile, oramai decaduta.
Perché ancora una volta non fanno fare passerella a tutti quei managers dell’alta finanza milanese che La Russa portò a Paternò e che promisero un futuro roseo per questa città? Dove sono? Cosa hanno fatto? Solamente una presa per il culo, illudere il cittadino. Siamo disgustati del modo e dei mezzi usati.
Abbiamo già visto queste novità di cui parlano, che ci siedono sulla faccia, da anni, e riteniamo che il “politically correct” non serva nel confronto elettorale fra i vari candidati al governo della città. Chi non usa la sciabola, anziché il fioretto, per squarciare il velo steso per obnubilare la gente, si rende anch’esso colpevole perché complice.
Noi facciamo la nostra parte, anche se ci accusano di essere di “parte”, ma non basta. E’ necessario rompere la continuità scellerata. In alternativa ci meritiamo il governo che scegliamo.
Failla va via, arriva il larussiano Ciancitto vice sindaco, e lui va a sostituirlo come assessore alla Provincia.
ARRIDATECE ER PUZZONE !  NOI SIAMO PER CETTO LAQUALUNQUE.

Nessun commento:

Posta un commento

IN QUESTO BLOG I COMMENTI SONO LIBERI