mercoledì 11 giugno 2008

CATANIA: CASTIGLIONE INCONTRA IL MONDO DELLA CULTURA


Un incontro davvero interessante quello tra l’on. Castiglione ed alcuni rappresentanti del mondo culturale ed intellettuale di Catania e del suo interland.

Organizzato dal prof. Carmelo Strano, docente di estetica, questo momento veramente intenso tra il candidato alla Presidenza della Provincia ed i rappresentanti di enti pubblici e privati che della cultura ne fanno la propria missione e la propria professione, rappresentanti delle più prestigiose associazioni, nonché delle Belle Arti, dei licei musicali, e dei cenacoli della città e della provincia.

La nozione di cultura appartiene alla storia occidentale e può essere vista come l'identità di un popolo. Tuttavia si possono anche distinguere due concezioni fondamentalmente diverse:

una concezione umanistica o classica che presenta la cultura come la formazione individuale, un’attività che consente di “coltivare” l’animo umano, del singolo.

L’altra di concezione antropologica e moderna, che presenta la cultura come il variegato insieme dei costumi, delle credenze, degli atteggiamenti, dei valori, degli ideali e delle abitudini di un popolo, di una società.

“ Oggi dobbiamo levare un grido di dolore per la cultura – esordisce il prof. Strano – un dolore che percuote la nostra società che si imbarbarisce sempre più. E non solo per la mancanza di aiuti da parte della pubblica amministrazione ai sodalizi che la promuovono, ma soprattutto, per il fatto che, ogni atto degli Enti Locali ne sia privo. E se le azioni sono prive di cultura hanno solo effetti effimeri “.

Una visione antropologica, che attiene alla società in cui viviamo, e che manca di senso civico proprio perché priva di cultura. La civiltà di un popolo si misura proprio dal senso civico che imprime alle proprie azioni, e queste non possono prescindere da una visione culturale inequivocabile, che da un senso compiuto ed indirizza gli atti verso un obiettivo etico.

La Provincia deve avere il compito della coesione territoriale, di un coordinamento delle culture che vi si comprendono, una condotta centrifuga che parta dalla città e si diffonda come in una città diffusa, rispettando le varie peculiarità locali del territorio, non isolando i piccoli centri, bensì coordinando le politiche culturali, in una visione d’insieme, valorizzando le eccellenze di essi, ed applicandole in modo critico nella vita sociale. Coniugare il capitale ed i valori dell’uomo.

“ Io conosco Castiglione – continua il prof. Strano – e posso garantire per la sua sensibilità. Lo conosco per avere a lungo discusso con lui. Egli è capace di distinguere tra cultura e divertimento, che è dare degli strumenti finanziari ad un manipolo di nullafacenti. Castiglione ha la sensibilità culturale per comprendere che senza cultura non vi è crescita civile e non si va da nessuna parte. Noi oggi siamo qui per sostenere questo disegno, questo progetto, questi programmi e ti stiamo accanto per sostenerci vicendevolmente in questa identica visione della società “.

Al termine dell’incontro, il candidato Presidente della Provincia, sottolineando e ribadendo i concetti espressi dall’organizzatore dell’incontro, conclude: “ La concezione che ho della Provincia è quella di un Ente che oltre i compiti d’istituto che deve svolgere per delega normativa, vada al di là di una concezione vetusta e statica. La Provincia deve essere l’impulso ed il coordinamento delle politiche, l’ente intermedio che svolga la funzione di guida verso obiettivi omogenei e connaturati alla natura del territorio ”.

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