martedì 17 marzo 2009

Paternò ( Catania ): Servizi Sociali, cambiano i suonatori ma la musica è la stessa


Dire che il settore dei Servizi Sociali del Comune di Paternò sia oramai il tormentone amministrativo, sembra un eufemismo oltremodo riduttivo. 
Malgrado il cambio di assessore e dei funzionari, avvenuto subito dopo l'arresto dell'assessore al ramo Frisenna, il sistema di gara rimane lo stesso, o meglio ad aggiudicarsi l'appalto è sempre la stessa associazione di imprese. Una situazione cristallizzata. Se si andasse ad indagare  nello score storico, salterebbe subito in evidenza che per anni la riconferma delle stesse imprese è cosa oramai assunta come fatto normale. 
Certamente i consigli del Sindaco di Bafatà, in Guinea Bissau, avranno sortito effetto. Ecco cosa suggeriva lo scienziato della difficile pratica delle turbative di gara agli amministratori di Paternò, riportiamo di seguito un pezzo della lettera dello stesso: 

"Più trasparente è la procedura di gara meglio viene. Invitare tutti, anche quelli che non ci sono, ma dare la possibilità di partecipare solo ad uno, o al massimo ad un altro che sa di perdere, poi si compensa più avanti. Come? Asinelli, mettendo dei tetti massimi di attribuzione dei vari punteggi.

Mi spiego meglio, dove vi accorgete che la caratteristica richiesta la possedete solo voi, non mettete nessun tetto all’attribuzione del punteggio massimo, in modo che raggiungerete un punteggio irraggiungibile per gli altri. Dove però sapete che in altri punteggi, diversi partecipanti, possono superarvi, mettete un limite pari al punteggio che anche voi possedete. Ed il gioco è fatto. Avete “ABBISSATU” (scusate il termine portoghese) la gara senza che nessuno potrà accorgersene".


Ecco proprio questa la ricetta, bandi sartoriali, come i vestiti su misura. Tetti massimi ad usum, attribuzione punteggi agli stessi secondo ricetta, esaltando il concetto di territorialità, e soprattutto, anzicché gare libere ad evidenza pubblica, trattative private. Invitate circa 40 imprese ma solamente due che partecipano. Ma nessuno si chiede come mai. Nessuno chiama le ditte non partecipanti per sapere quali siano i motivi che le portano alla non partecipazione . Ed il nuovo assessore Cancelliere (nella foto sopra) che fa? Silenzio sicuramente, ignavia forse, accondiscendenza passiva probabile. 

In questa fase vorremmo solamente chiederle, gentilissima assessore, chi ha redatto il bando? Chi ha scelto la formula della trattativa privata, ovvero sarebbe meglio definirla privatissima? 

Appena studiate le carte riprenderemo questo caso davvero interessante, anche in mancanza delle risposte  dell'assessore in questione, che certamente non ci risponderà o non ci potrà rispondere.


7 commenti:

  1. Sono sicuro che non è così perchè a quest'ora i consiglieri d'opposizione avrebbero già denunciato il fatto, tranne che.........ancora non hanno controllato le carte. Abbi fede, vedrai che non è così.

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  2. Un suggerimento per il tormentone servizi sociali ed abiti (appalti) cuciti su misura può venire dall'esperianza fatta dal sindaco di gela, nel momento in cui si trovò ad espletare la gara d'appalto per la fornitura dei lumini del cimitero, dove a concorrere si trovava solo una ditta le altre non partecipavano per paura, iniziò allora a far distribuire lumini gratuitamente ed il business fu subito sottratto alla criminalità, forse a Paternò non succede la stessa cosa? Quindi nonostante lo sforzo della Dottoressa Cancellieri, le responsabilità rimangono (non per volontà della stessa) forse non si ha il coraggio di estirpare il male o forse i soldi dei servizi sociali solo in parte servono per i disabili e per gli anziani o altre categorie disagiate, il resto forse serve a finanziare campagne elettorali di consiglieri comunali e non, sempre più costose. La differenza con Gela è quella che fu l'iniziativa del sindaco a stroncare il circolo vizioso a Paternò ad oggi non risulta alcun provvedimento del sindaco che mostri segni di vera lotta a quel tipo di malaffare o che il sindaco o altri politici abbiano incoraggiato o offerto solidarietà a chi avendo denunciato i fatti oggi più che mai si trova solo e preso per pazzo. E' avvilente come le castagne dal fuoco le debbano togliere sempre la magistratura e le forze dell'ordine, la politica invece combatte il malaffare a parole addirittura a sentire certa stampa alcuni di loro sono troppo amici degli amici degli amici.

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  3. che "cabron" non facendosi i c...... suoi abbia dato dei suggerimenti molto concreti, è cosa innegabile e la prova tangibile è l'ultima gara d'appalto dei servizi sociali, essa non è altro che l'applicazione pratica di quello che il fantomatico amministratore africano suggeriva apertamente almeno sei mesi fa su questo stesso blog, la cosa avvilente è che nessuno si sia indignato nessuno, nemmeno la magistratura, forse è vero siamo nella terra di nessuno e chi prima si alza la mattina impone la sua regola. Si può ribadire solo una cosa con certezza che forse i minuetti ed gli "changez la femme", del potere al comune sono stati fatti in similitudine al gioco delle tre carte ovvero: "u' tri oru vinci u' tri oru perdi" e chi sia il mazziere solo i bambini non l'hanno ancora capito, tu sicuramente si, infatti da tempo lo ribadisci a chiare lettere.

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  4. SU TUTTI I STISSI ...... APPOI CHISTA

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  5. allora fatemi capire perchè non ci posso credere, nonostante le dimissioni di un'assessore, lo stravolgimento dell'ufficio, mettono una nuova figura e nuovi funzionari e la cooperativa di amici e parenti vincono ancora le gare ed addirittura non hanno rivali per cause di "forza maggiore" da accertare, roba da non credere ma chi vogliono prendere in giro, sti figli del gattopardo.

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  6. E la magistratura?........Dorme.....zzzzzz...zzz..

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