QUALE PARTITO VOTERAI ALLE ELEZIONI EUROPEE?
Ecco i risultati del secondo monitoraggio delle intenzioni di voto secondo il sondaggio realizzato da Termometro Politico in collaborazione con Affaritaliani.it. La metodologia è quella CAWI (Computer-Aided Web Interviewing) e si basa su un campione di 1.954 casi, raccolti tra il 22 e il 29 aprile 2009. Il sondaggio proseguirà durante tutta la campagna elettorale in vista delle elezioni europee Queste le indicazioni emerse dalla rilevazione, partito per partito:
Popolo della Libertà: il partito di Berlusconi risente di un calo superiore al punto percentuale rispetto alla precedente rilevazione, attestandosi comunque su livelli superiori a quelli delle Politiche 2008. Tale contrazione è da spiegarsi verosimilmente alla luce delle difficoltà nella chiusura delle liste e al robusto flusso in uscita verso la Lega, forte soprattutto nelle regioni del Centro-Nord.
Partito Democratico: anche il Pd soffre, riportandosi poco sopra al 25% dei consensi. La formazione di Franceschini paga le polemiche sulle candidature europee e assiste a un passaggio di voti verso le liste della sinistra, l’Italia dei Valori e le altre forze, tra cui sono indicativamente da segnalare i Radicali, che si presenteranno alle Europee con
UDC: sostanziale conferma del dato precedente, con circa il 6% dei consensi.
Italia dei Valori: Di Pietro cresce rispetto a lunedì 27 aprile, portandosi intorno ai 7 punti percentuali, sopra al partito di Casini. Merito dei voti in uscita dal Pd, che vanno a vantaggio delle forze minori di Centrosinistra.
MPA / Destra / Pensionati: anche in questo caso il dato conferma quello precedente, con una quota di consensi non lontana dal 4% necessario per l’ingresso all’Europarlamento. Da precisare che il simbolo e l’aggregazione sono nuovi, ancora non conosciuti e la comunicazione visiva e non finora è stata assente. Il dato, già buono, allo stato, sicuramente crescerà nel proseguo della campagna elettorale.
Sinistra e Libertà: la formazione beneficia di flussi di voto dal Partito Democratico e si posiziona sopra al 3%, con un incremento di circa mezzo punto percentuale da lunedì.
Rifondazione / Comunisti Italiani: anche la lista di Ferrero e Diliberto risulta in crescita, avvicinandosi al 3%, ma è ancora lontana dalla soglia di sbarramento del 4 per cento. Sia in questo caso sia in quello di Sinistra e Libertà potrebbe aver giocato un ruolo la redistribuzione degli indecisi che avevano votato Sinistra Arcobaleno l’anno scorso e che si trovano ora a dover scegliere tra due liste a sinistra del Pd.
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