lunedì 21 settembre 2009

Sicilia , Politica Regionale ..... fino a Paternò -Alla Ricerca della Pietra Filosofare


La Pietra Filosofale, come la descrivono i filosofi, si comporterebbe come una sorta di catalizzatore, capace appunto di far evolvere gli atomi, senza però modificare troppo i pesi degli elementi trasmutati.

Questa occorrerebbe importare nella società contemporanea per far si che si possa essere in grado compiere tali trasmutazioni ignorando il principio dello scambio equivalente, quello per cui per ottenere qualcosa bisogna dare in cambio qualcosa dello stesso valore.

Per secoli e secoli alchimisti e scienziati hanno rivolto tutti i loro sforzi alla ricerca della pietra, inutilmente.

L'influsso culturale della pietra filosofale non è limitato alle sperimentazioni sulle proprietà fisiche degli elementi; ma si estende fino a diventare simbolo della trasformazione psicologica dell'individuo, della sua evoluzione in senso spirituale, in particolare, si vedeva nella pietra filosofale la metafora dello sviluppo psichico di ogni essere umano, la forza che lo spinge verso la propria identità attraverso una sempre maggiore differenziazione equilibrata.

Mai come adesso occorrerebbe possederla in questo Paese flagellato, e soprattutto in Sicilia ove è in atto un processo di autentico laboratorio politico che a molti infastidisce e che influenza alcuni equilibri della politica nazionale. Un processo “rivoluzionario” tendente a invertire l’azione politica che per oltre 150 anni ha assediato l’isola. Si proprio 150 anni. Dalla colonizzazione da parte dei Savoia e delle lobby massoniche del tempo Garibaldi in testa, e che ci hanno reso colonia depauperando le nostre risorse, allora per finanziare il decollo industriale del nord, oggi per mantenere quella supremazia economica realizzata con / da quei presupposti di allora. Ma questo perdurare dei fatti potrebbe non avverarsi se non vi fosse una certa politica che regge tale atteggiamento opprimente. Di fatto assistiamo dal dopoguerra in avanti all’ascarismo più spietato in opposizione agli interessi isolani. Un atteggiamento supino e suddito, adottato da questi (ascari), che per sostenere le posizioni personali, gli interessi familiari, le carriere ed il potere residuale che viene concesso dal padrone romano, svendono dignità,intelligenza (qualora ce ne fosse) e lealtà che devono nei confronti dei propri conterranei e gli amici inconsapevoli che li sostengono.

Vendersi ad interessi che non sono nostri, e se fossero capaci di pensare, nemmeno loro. Ma poverini si accontentano.

Questo è lo scontro in atto in Sicilia, anche trasversale, tra chi vuole una autonomia politica, culturale e di pensiero per rivalutare ciò che 150 di storia ci ha tolto, e chi invece vorrebbe continuare ad esercitare il potere personale derivato, da un’autorizzazione impositiva romana, facendo così ricadere i costi, e sono alti, sul popolo siciliano, come sempre.

Tutti dovrebbero avere il prurito intellettivo di leggere bene i fatti, di interpretarli, e di assumere atteggiamenti comportamentali in ordine alla scelta di campo da compiere. Sudditi o liberi.

Così non è. Lo vediamo a Palermo, piuttosto che a Catania e perfino a Paternò, crocevia, oggi, di alcuni interessi che si riferiscono al PdL, e più in generale all’alleanza del centrodestra. Non ripetiamo il perché,lo abbiamo ampiamente spiegato alcuni mesi orsono, come questa cittadina etnea sia diventata fondamentale nello scacchiere politico provinciale e che potrebbe avere risvolti regionali e nazionali.

Ecco perché abbiamo messo in premessa la foto di due articoli pubblicati dal quotidiano provinciale di Catania “La Sicila”, da un lato Miccichè ( massimi sistemi della politica) che rompe gli argini di un dibattito ormai estremamente cruento all’interno del PdL siciliano, tracciando la linea del non ritorno rispetto ad alcuni principi di politica autonoma. Attaccando aspramente gli “ascari” del proprio partito che attualmente detengono il coordinamento regionale, ribadendo l’alleanza con Raffaele Lombardo e sostenendo la rivoluzione siciliana che il Governatore sta attuando, contro gli interessi personali, di ambedue, che avrebbero potuto vivere stagioni tranquille se non avessero avuto tale sensibilità intellettuale nel rompere gli schemi del passato, nella prospettiva di un rilancio-riscatto siciliano.

L’altro articolo ( minimi sistemi della politica )riguarda la seduta del consiglio comunale di Paternò, con particolare riferimento alle dichiarazioni politiche fatte in tale occasione. Due soprattutto sono state sottolineate. La prima la dichiarazione di soddisfazione di un consigliere del PdL (era capogruppo di F.I. adesso non sappiamo) che proferiva soddisfazione per il voto unanime ricevuto per l’approvazione di alcune manovre di bilancio e che questo presagiva conforto. “Un voto che ha unito l’assise civica -afferma Venora - ……. giunto in un momento delicato della dialettica politica”. Certo da un politico di breve corso ma di intesissima esperienza, poliedrica delle posizioni variabili (saltella da sinistra a destra e da Micciché a Firrarello, che è peggio ancora), non ci saremmo aspettati tale grossolanità.

In verità il momento delicato non riguarda proprio la dialettica, semmai riguarda le istituzioni e la politica, con la spada di Damocle del possibile scioglimento per mafia, con le inchieste giudiziarie che fanno sentire il fiato sul collo ( e non solo questo) su consiglieri ed amministratori, sullo scollamento tra palazzo e città, sull’immobilismo amministrativo assoluto, sulla pochezza dei personaggi chiamati a dirigere la macchina politica-amministrativa. Questi sono le vere complicazioni che certamente non si risolvono con i voti unanimi per disperazione e nemmeno con le dichiarazioni di intendi. Ma non si risolvono neppure con i viaggi della speranza del Sindaco, l’altro giorno in Procura, oggi dal Prefetto, del quale non comprendiamo come mai possa averlo ricevuto giacché nei prossimi giorni deve giudicare e decidere le sorti dell’amministrazione comunale di Paternò. Ma dimenticavamo le dichiarazioni di Failla fatte ad una emittente locale ove affermava che è bastata la sua visita a palazzo di giustizia per chiarire tutto ciò che c’era da chiarire. Quindi per il futuro basterebbe affidarsi a lui (il sindaco) e non sprecare tempo per indagini o quant’altro con costi eccessivi e perdita di tempo. Affidatevi a Failla, sa lui tutto, e si risparmiano spese che poi ricadono sui cittadini, ed il popolo viene informato in tempo reale. Ma che ridere.

La seconda dichiarazione non è verbale ma scritta a firma dei consiglieri ed assessori del MpA, i quali nel dichiarare sostegno all’amministrazione manifestano di superare ogni polemica sterile e di posizione (politica spereremmo) protesi verso una collaborazione assoluta.

Certo Lombardo e Micciché che prendono le distanze dalle amministrazioni sorrette da un certo PdL dovrebbero iniziare ad imparare dalla fucina politica paternese.

Certo che chi guarda con interesse verso questo nuovo corso si destabilizza non riuscendo a comprendere se è tutta una pantomima ovvero lo scontro (Lombardo-Miccihé vs. Firarrello-Castiglione) è autentico ed antitetico, discriminante riguardo culture politiche diverse.

Neppure alcuni parlamentari di sottobosco riescono ad essere lucidi, non hanno risposto alle nostre sprovvedute domande, immaginiamo il caos interpretativo del l’opinione pubblica e nostro.

Per tanto solamente la pietra filosofale potrebbe equilibrare, ristabilire le trasformazioni psicologiche individuali e collettive, ma ahimè se per secoli nemmeno gli scienziati sono riusciti nell’impresa di trovarla pensate che …. …. Non ci resta che piangere, sono noioso, lo so ed anche fastidioso, finisco qui. Per adesso

ADOMEX

17 commenti:

  1. MA LA SINISTRA DOVE STA? FANNO I PAGNOTTISTI?

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  2. esatto...a cu futti futti tantu ci n'è pi tutti.

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  3. Scusate ma in questa querelle tutta all'interno del centro-destra che ci azzecca la sinistra?

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  4. Vedete, io intanto credo proprio che questa non sia polemica bensì informazione, corretta o meno che sia non saprei, però visto che nessuno replica con "adversis verbis" la ritengo autentica fino a prova contraria. Poi non nritengo che siauna questione solo interna al centrodestra ma attiene alla città, alla democrazia, ai ruoli politici in generale.Chi vorrebbe liquidare la questione come una polemica del centrodestra non ha di certo onestà intellettuale. Se poi il siloenzio dell'opposizione è conseguenza di prebende da parte del potere così come scritto qualche giorno fa dove si fanno nomi e favori certamente questo non fa onore a chi abbaia ma non tanto, lo fa in maniera indolore non estrapolando fatti e circostanze così come ha fatto Virgolini con l'articolo pubblicato su Magma. Dichiarazioni pesantissime da parte di un assessore comunale che arriva a definire vero sindaco e capo dei capi un personaggio politico che sta in un cortile, che sappiamo tutti chi è ma nessuno lo dice.
    Chi ha paura di parlare? E perchè? Questo gli interessati a vario titolo dovrebbero chiedersi. Da chi sono minacciati? Oppure come i consiglieri di opposizione che non si dimettono per la poltrona misera e miserabile. Ma anche il MPA non è immune, a Palermo fa una politca a Paternò un'altra. Tutto uno schifo.

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  5. penso che i carabinieri dovrebbero chiamare virgolini e farsi dire i fatti denunciati e chi sia il capo dei capi che sta nel cortile

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  6. esatto la sinistra a Paternò non ci azzecca proprio anche perchè non esiste ed è litigiosa, attua la politica dello struzzo infatti il centrodestra non esploderà ma imploderà, inoltre ditemi una, sola, presa di posizione di un esponente della sinistra o del PD, in merito a tutto quello che si è abbattuto sulla città, è solo la stampa che ha preso posizioni anche coraggiose, infatti esiste la "stampa delinquente" terminologia amata dalla classe dirigente attuale, ma non abbiamo sentito parlare di sinistra "delinquente" perchè abbia preso posizioni forti contro il malcostume, anche per il termovalorizzatore sono altri che hanno tolto le castagne dal fuoco. Sogni d'oro o meglio agite agite gente di sinistra ma col periscopio e ben nascoste tanto dei paternesi non importa più a nessuno, mancu a signurina.

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  7. MA QUALI SIGNURINA ORAMAI MACARI A IDDA CI STANU FACENNU L'ANALISI O SANGU E PENSU CA QUACCHI MALATIA GIA' CIA' TRUVANU E UNA GRAVI

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  8. ma tutti questi signori che ti scrivono e che dicono di sapere perchè non denunciano, perchè non sono andati dai commissari a denunciare se sapevano e la signurina che negli anni novanta imperversava elevandosi al rango di paladina dell'antimafia lei e tutti i retini, ora che si parla davvero di infiltrazioni di un certo tipo vere o presunte fanno i pompieri. la verità è una "escape from paternò" senza mai voltarsi dietro, è ormai una città dormitorio una ghost town, da città degli agrumi e del carnevale a città di zombi, bel cambiamento in pochi anni.

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  9. quando ci vuole ci vuole21 settembre 2009 alle ore 23:10

    non vedo il motivo di questo accanimento nei confronti del capogruppo del PDL che agli occhi di molti cittadini è l'unico propositivo e di buon senso in un'assemblea di gente che altro non fa che riscaldare le sedie e consumare energia elettrica e ......gettoni di presenza. Meglio Venora che andare tutti in malora!

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  10. MARONI UNNI SII.........ALMENU TU NON NI ABBANNUNARI. VIVA LA LEGA NORD SPERANZA DEI PATERNESI ....MARONI VIENI PRESTO PRIMA CHE .............QUANTE COSE STRANE CHE SI LEGGONO SUI GIORNALI TIPO CHE IL SINDACO VA DAL PROCURATORE CAPO IL GIORNO DELLA CHIUSURA DELLE INDAGINI, CHI LO HA INFORMATO, OPPURE INCONTRA IL PREFETTO CHE DEVE ANCORA GIUDICARE.......MA IL PREFETTO DOVREBBE INVECE INCONTRARE I PATERNESI E GUARDANDOLI NEGLI OCCHI NON AVREBBE NESSUN DUBBIO SULLA DECISIONE............CHE OPPRESSIONE.......NON ESISTE PIETRA SOPRA PIETRA ANCHE QUELLE LOT.....IZZATE.

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  11. Avevo promesso a me stesso che non sarei intervenuto nei commenti dei lettori, qualsiasi cosa avessero detto nell'ambito della "polemis" politica anche aspra,ma libera.
    Però qui il lettore che si firma "quando ci vuole ci vuole" mi chiama in causa direttamente visto che nessun altro ha citato il c.c. Venora (non so se sia il capogruppo del PdL). Nessuna accanimento su Venora, nell'articolo abbiamo solo stigmatizzato la sua velocità nell'evoluzione cultural-politica da quando si è affacciato alla ribalta alla fine degli anni '90 quando è statonominato dal sindaco Ligresti prima presidente dell'IPAB Salvatore Bellia e dopo Presidente dell'AMA, fino a proporlo (prima di Asero) a candidato a sindaco nel 2002, ma era troppo tardi perché Venora aveva già scoperto la parentela con l'on.le Pippo Fallica, braccio destro di Micciché, e veleggiava già verso F.I., infatti non si è mai "alzato" dalla poltrona di Presidente dell'AMA continuando a ricoprire tale ufficio anche con la coalizione di centrodestra, fui io allora quale v.coordinatore di F.I. (sic) a proporlo, su sollecitazione di Pippo Fallica. Poi lo stesso fu "assorbito" in orbita Torrisi e continuò fino alla sua elezione a c.c., sponsorizzato proprio dall'attuale deputato, e per forza di cose ha dovuto abbandonare gli affetti familiari e la corrente di Micciché per approdare alla corte di Firrarello. Abbiamo definito per tale percorso la sua "una intensissima esperienza poliedrica delle posizioni variabili". Questo non è certo dargli addosso.

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  12. P.S.
    Noi lo vogliamo bene, anche se abbiamo deciso di non salutarlo più

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  13. la politica è confronto anche aspro ma mai lite e poi solo con il confronto si cresce infatti a paternò è mancato un interlocutore alla maggioranza infatti tale ruolo è stato occupato solo occasionalmente dal MPA quando non accontentavano l'ingordigia di qualche consigliere, quindi la lite mai du vasuna e pace fatta.

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  14. IO CARO ADOMEX PROPORREI UN QUIZ A TUTTI I TUOI LETTORI E CIOE' DI RISPONDERE ALLA SEGUENTE DOMANDA: COME MAI SULLE VARIAZIONI DI BILANCIO SONO STATI TUTTI D'ACCORDO FINO AL PUNTO CHE DA PARTE DEL MPA C'E' STATA UNA DICHIARAZIONE CHE DA PIU' PARTI E' STATA LETTA COME VOGLAMOCI BENE E TIRIAMO AVANTI? VEDIAMO CHI E' IL LETTORE PIU' ACUTO O SE DAVVERO SIAMO UNA CITTA' DI "LUCIUNA" COME I POLITICI CREDONO.

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  15. uno che inizia a svegliarsi22 settembre 2009 alle ore 10:28

    La massima espressione civile di un popolo oppresso è ...la rivoluzione, naturalmente accompagnata dalle ghigliottine!!

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  16. Volevo chiedere al sig.Adomex perchè con "Sicilia Sette" non si fa promotore di un incontro dibattito-programmatico sulla città.
    E poi volevo anche domandarle se secondo lei da esperto ed attento conoscitore della politica,il perchè ormai non si fa più "Politica" nelle sedi di Partito e sopratutto perchè latitano i congressi cittadini dei partiti stessi che potrebbero e darebbero sicuramente degli input propositivi alla causa? Forse la risposta sta nel fatto che in politica contano solo i numeri? Io credo che anche chi ha pochi voti puo dare un contributo alla città e al partito.
    Vorrei sapere da lei dall'arco della sua esperienza un suo parere in merito.
    Grazie

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  17. Ma vogliamo cercare di trovare la pietra filosofale a Paternò????
    Essa per gli alchimisti,costituiva il simbolo dell'alchimia,infatti serviva per risanare la corruzione della materia,ma mi spiegate dove potrebbe nascondersi a paternò e chi la sta cercando?Una delle proprietà che le appartengono è far acquisire l'"onniscienza" ovvero la conoscenza assoluta del passato e del futuro, del bene e del male (cosa che spiegherebbe anche l'attributo di "filosofale");
    ma ancora mi chiedo se questo a Paternò gioverebbe soprattutto a chi detiene il potere,meglio quindi per loro sarebbe tenerla nascosta per sempre,anche perchè non mi sembra che ci siano tutti sti Harry potter a Paternò.
    Quindi rassegnamoci ad essere amalgama della corrotta materia,non illudiamoci,queste utopie esistono nelle fantasie delle favole per ragazzi,noi che alle favole non ci crediamo cerchiamo di essere più realisti.

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