Ha dedicato il pomeriggio di giovedì all'interland catanese. Biancavilla, Paternò, Misterbianco e S.Giorgio di Catania. Malgrado l'ora infausta (le 17 e 30 di un pomeriggio sciroccoso) la partecipazione è sentita e spontanea.
A Paternò ad attenderlo 300 persone molti dirigenti del MpA (soprattutto), del PdL e dell'UDC.
E cittadini desiderosi di sentire dal vivo quello che il prossimo Governatore della Sicilia ha in mente. Dopo i saluti di benvenuto del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunale, e dei rappresentanti dei partiti della coalizione (Salvo Panebianco PdL e Rossella Puglisi UDC), Raffaele Lombardo traccia con eloquenzia informale, con parole comprensive ma dirette, accorate e convinte, quelli che sono gli obiettivi della sua annunciata rivoluzione politica siciliana. Con grande coraggio affronta temi delicati, pericolosi dicono alcuni, iniziando dagli insediamenti petrolchimici che tanti problemi hanno arrecato alla Sicilia e che nulla hanno dato in termini economici eludendo l'art. 37 dello Statuto, passando alla lotta alla criminalità, alle soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti e ai termovalorizzatori, al rapporto con gli istituti di credito, rilanciando la istituzione di una banca del sud, alla ricontrattazione e contenimento dei mega centri commerciali, alla fiscalità di vantaggio che attirerebbe insediamenti produttivi internazionali che darebbero lavoro ai giovani siciliani, la quale renderebbe la Sicilia la regione più ricca d'Europa nel giro di 10 anni, al ponte sullo stretto che si completerebbe con le infrastrutture stradali e ferroviarie ad esso per forza di cose collegate, finendo alla applicazione, reale e concreta, dello Statuto autonomistico, la vera risorsa siciliana.
"Nessuno potrà telefonarmi per farmi recedere da questi intendimenti che sicuramente saranno scomodi per i grandi gruppi finanziari e per le multinazionali, che finanziano i partiti, nessuno potrà dirmi sono il capo del tuo partito e devi fare così. Ho un solo padrone. E' il Popolo Siciliano, ed opererò esclusivamente nell'interesse dello stesso, e chi mi conosce sa perfettamente che è difficile che cambi idea. Il Movimento per l'Autonomia ha questo fine, quello di liberare la politica siciliana, di non avere condizionamenti politici che risiedono altrove e che possano essere ostacolo agli interessi dell'isola".
Un intervento dai tempi europei, ma incisivo. Interotto più volte da applausi di consenso partecipato e non manicheo. Un piglio da vero grande leader del prossimo Presidente della regione, che siederà, unico governatore d'Italia, in Consiglio dei Ministri, così come prevede lo Statuto speciale.
Il commento della piazza : "questo farà la rivoluzione, se non lo ammazzeranno".
Coraggio Raffaele la Sicilia è con Te.
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