DAL BRODINO ALLA BRODAGLIA
Di un traballante governo dc si disse che
era come il top di un bikini indossato da
una formosa ragazza: tutti si chiedevano
come facesse a stare su e tutti speravano che venisse
giù. Si potrebbe dire lo stesso di Prodi&co
se nel frattempo non si fosse diffuso il topless. Il
decreto collegato alla finanziaria è passato smentendo
le previsioni della vigilia. Così come sono
passate in cavalleria tante altre questioni che
sembravano esiziali per l’inquilino di Palazzo
Chigi. Brodino dopo brodino, il malato ha superato
le crisi senza spirare. Come mai? Ci aiutiamo
con una citazione di Jacques Bainville: “La
politica consiste essenzialmente nel prevedere.
L’esperienza è la sola tecnicità possibile della politica.
Non esiste una nuova politica. C’è la politica
e basta, fondata sull’esperienza storica, sulla
conoscenza degli uomini e dei popoli”. In parole
povere: Prodi conosce i suoi polli ed ha l’esperienza
sufficiente a tenere la barca a galla.
Non sono molti attualmente i politici in grado
di vantare la tecnicità prodista. E tocca aspettare
il “nuovo che avanza”. Oggi Veltroni sarà ufficialmente
investito della leadership del Pd. L’attesa
per quello che dirà (soprattutto sulla legge
elettorale) è grande. Al momento la parola d’ordine
è: silenzio, parla Walter. Probabilmente da
domani altre onde si abbatteranno sulla barca
governativa aggravando la già difficile situazione.
Le scommesse sono sul classico panettone:
chi lo mangerà a Natale? Nessuno, però, si azzarda
a fare previsioni. La confusione è grande ma
siamo sicuri che è anarchica? In occasione della
visita del Re sulla nave ammiraglia della flotta
borbonica, fu emanato un ordine di servizio che
prescriveva ai marinai che stavano a poppa di
correre a prua, a quelli sulla tolda di arrampicarsi
sulle sartie ed agli altri si scendere velocemente
dalle sartie. Il documento era intitolato “Facìte
ammuìna”. L’ammuìna (la confusione; per chi
non ha dimestichezza con la lingua napoletana)
era segno di attività dall’esterno vista come caotica
ma era il frutto di una tattica stabilita con sapiente
furbizia. E torniamo alla definizione di
Bainville laddove parla di “conoscenza degli uomini”.
Se succede che un Di Pietro o un Mastella
oppure un Ferrero facciano la faccia feroce (altro
proclama borbonico), chi li conosce trova il
modo di ricomporre. Se accade che un magistrato
indaghi sul premier e dintorni, scatta il “facìte
ammuina”: così fra una travagliata marmellata,
una sceneggiata che mischia Falcone, P2,
massoneria sanmarinese e ‘ndrangheta, e la regia
di showmen abili scalatori appoggiati da opinionisti
a gettoni, la brodaglia è servita.
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