martedì 30 ottobre 2007



L'Autonomia una forza per cambiare la Sicilia
Cresce la presenza del Mpa in Sicilia

Due giorni di lavori a Giardini Naxos dedicati ad approfondire i temi della legalità e dello sviluppo nell'azione di governo ai vari livelli

Sei deputati nazionali, un senatore, 10 deputati regionali in Sicilia, tre assessori regionali, oltre 50 sindaci, 50 tra consiglieri e assessori provinciali, 800 consiglieri comunali e circa 40 presidenti di consigli comunali. Sono questi i numeri del Movimento per l'Autonomia siciliano: Leanza aprendo i lavori ha sottolineato "lo straordinario radicamento in appena due anni dalla sua fondazione del Mpa in Sicilia, una realtà assolutamente nuova dell'isola".

"Siamo presenti - ha ricordato - in tutti i 500 Comuni dell'isola e la nostra presenza è garanzia della salvaguardia dei cittadini siciliani, nel segno della legalità e del buon governo". Sulle future alleanze il segretario regionale del Mpa e vice presidente della Regione Siciliana ha ribadito che "saranno determinate non dagli schieramenti ma dai progetti reali e concreti in favore della Sicilia. Nessuno avrà sconti perché il Mpa non si alleerà mai con chi antepone gli interessi del partito a quelli della Sicilia". Per questo Leanza ha "stigmatizzato il comportamento dei parlamentari siciliani al Senato che hanno anteposto gli ordini di scuderia alle esigenze della Sicilia, come nel voto sul Ponte sullo Stretto".

Ai lavori a cui hanno dato il loro contributo, la studiosa del risorgimento italiano Angela Pelliciari che ha raccontato una storia "diversa" dell'Unità d'Italia, dello sbarco dei Mille e del Regno delle Due Sicilie e il professore Rosario Sapienza e numerosi rappresentanti istituzionali. Il leader del Movimento per l'Autonomia Raffaele Lombardo ha sottolineato invece l'importanza di sviluppare una presenza forte e diversa nelle istituzioni di una forza politica autonomista.

"Se noi pretendiamo dal governo nazionale -ha detto Lombardo - è anche giusto che la nostra classe dirigente sia anche intransigente e rigorosa nella gestione del governo locale. Siamo un partito di popolo che oltre ad avere l'ambizione di governare senza dovere rispondere a logiche superiori di partito abbiamo la pretesa di dire che è giunto il momento di riscrivere la storia della Sicilia e del Mezzogiorno che dall'Unità d'Italia in poi è stata fatta di torti subiti e di diritti negati".

L'eurodeputato ha ricordato che "da oltre sessanta anni viene violata la Carta Costituzionale nella parte relativa allo Statuto autonomistico rimasto in gran parte inattuato" e che "la politica energetica dovrà essere sempre quella convenienza e della sicurezza su rigassificatori, eolico e termovalorizzatori. Finora - ha detto Lombardo - abbiamo avuto solo uno sviluppo neocoloniale che dall'Unita d'Italia ci ha visti soccombere agli interessi forti dello stato nazionale. Ora questo deve finire perche ci siamo noi del Mpa che non consentiremo altri misfatti come quelli delle raffinerie".

Lombardo ha anche sottolineato "la coerenza della Lega che al Senato ha votato favorevolmente sul Ponte, frutto concreto dell'intesa alle ultime elezioni politiche con il Mpa". Infine il leader autonomista ha chiarito che il rapporto con "l'Udc siciliano è di alleanza e non di federazione" e ha rivelato che "deputati ed esponenti politici di altre regioni sono pronti ad aderire al Mpa".

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