giovedì 16 aprile 2009

Paternò ( Catania ) Servizi Sociali - Vittime e Carnefici

Domani, al Tribunale di Paternò, continua con una nuova udienza lo stralcio del processo sull'inchiesta sui Servizi Sociali del comune di Paternò, che vede come unico imputato l'ex assessore del PdL Giovanni Leone, chiamato a rispondere “ in ordine al delitto di tentata violenza privata aggravata e continuata p.e p. dagli artt.81 e 2, 61 n.9, 56 e 610 c.p. perché, con più azioni in esecuzione di un unico disegno criminoso ed in tempi diversi, con minaccia consistita nell’intimare a Campisano Carmela e Catania Maria Erminia che se non avessero revocato l’iscrizione al sindacato dei lavoratori U.I.L. non avrebbero ottenuto il rinnovo del contratto di lavoro quali operatrici socio-assistenziali per i disabili assistiti dal Comune di Paternò, compiva atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere le predette Campisano Carmela e Catania Maria Erminia a revocare l’iscrizione al sindacato de quo, evento non verificatosi per cause indipendenti dalla volontà dell’agente e, segnatamente, per la reazione delle due donne che resistevano alla minaccia, subendo la realizzazione del male minacciato (difatti pur avendo maturato esperienza nell’assistenza ai disabili ed aver lavorato diversi anni per una delle cooperative riunitesi nell’Ati aggiudicataria del relativo servizio, non venivano più riassunte). Con l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri ed in violazione dei doveri inerenti alla qualità di consigliere comunale. In Paternò dall'aprile 2005 fino almese di ottobre 2005”.
Ora, le domande che sorgono spontanee, dopo lunga e attenta riflessone, sono: 
Poteva Leone essersi ritagliato un proprio ed esclusivo ambito politico-amministrativo personale, in paricolare nell'assessorato ai Servizi Sociali, mettendo un proprio uomo, Saro Gennaro alla guida dello stesso, agendo in solitudine ed in piena autonomia decisionale, ovvero era solamente una pedina di un Sistema di potere che voleva omologare, così come è successo, ogni aspetto della pubblica amministrazione a fini clientarali ( nella fattispecie ) facendo licenziare alcune lavoratrici, per assumerne altre al loro posto e che ne rispondessero elettoralmente, così come in effetti è stato ? 
Avrebbe potuto da solo mettere in piedi un sistema così complesso per il controllo degli incanti tale da pianificare gli stessi nei confronti delle varie società partecipanti per ottenere un risultato preordinato e blindato ?  
Avrebbe potuto scegliere in piena autonomia chi fare assumere dalle cooperative aggiudicatarie senza dare conto al Sistema politico di cui faceva parte
E come mai una volta che alla "sua gestione" si sono avvicendati altri due titolari dell'assessorato in questione ( Frisenna e Cancelliere ) i risultati complessivi non sono mutati affatto, e sono state riconfermate le stesse procedure  ed i medesimi risultati 
Come mai lo stesso Leone è stato successivamente escluso dalla compagine amministrativa, se fosse stato così forte all'interno del Sistema chi avrebbe potuto escluderlo
Ovvero questo Sistema Paternò, così complesso e perverso, come inizia a leggersi dopo alcuni eclatanti fatti emersi, una volta acquisito il risultato, per se soddisfacente, fagocita tutti e va avanti secondo schemi usuali, stritolando anche quelli che ne sono stati protagonisti ?  
E Leone anzicché essere il Carnefice in fine possa risultare Vittima di questo Sistema politico che lo ha usato a propri fini, fino a macinarlo definitivamente ?
Tutte domande che sorgono spontanee, ma che non riusciamo ( o non vogliamo ) a darcene risposta. Occorrerebbero di approfondimento, di riflessione, di analisi affinché  si possa comprendere in maniera chiara ed inequivoca, senza infingimenti né ipocrisie, chi siano autenticamente i Carnefici e chi le Vittime. 

22 commenti:

  1. IN MERITO ALLA QUESTIONE L'UNICO CHE HA PRESO POSIZIONE OLTRE CHE ALLE PARTI LESE ED AL SINDACALISTA E' L'ONOREVOLE SALVO TORRISI CHE DA ALCUNE INDISCREZIONI MI RISULTA CHE ABBIA TOLTO LEONE, UN PLAUSO AL SUO CORAGGIO, DIMOSTRATO IN UN MOMENTO NON FACILE IN CUI ANCHE I VOTI DI LEONE ERANO E SONO IMPORTANTI, ALTRO CHE SISTEMA TU FARNETICHI LEONE AVEVA SICURAMENTE I SUOI COMPLICI NEL PALAZZO SI, NON NELLA GIUNTA ATTUALE O NEL CONSIGLIO COMUNALE E LA MAGISTRATURA NE E' A CONOSCENZA, UN GRAZIE A SALVO TORRISI ED AL SUO CORAGGIO

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  2. MA TU COMU SI SICURO DI STI COSI?
    PI MIA E' TUTTA NA FARSA !

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  3. quello che dice uno di palazzo non corrisponde alla verità infatti in prima udienza a difendere l'allora assessore Leone vi era il difensore civico nonchè fedelissimo dell'onorevole, ed io l'ho scritto quella sera dicendoti che per motivi professionali mi trovavo in quel luogo, quello di palazzo per me è un vero palazzinaro e basta!

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  4. Rispondo a “UNO DEL PALAZZO”
    Se per ipotesi quello che dici ( o si sente dire) fosse vero e cioè che Salvo Torrisi ha rimosso Giovanni Leone, fai un altro piccolo sforzo, chiediti …. PERCHE’?, e poi ne riparliamo.
    P.S. non dare anche le risposte da paraculo, questo è un argomento serio e tale deve rimanere

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  5. Sono d'accordo con l'autore. Leone non avrebbe potuto agire autonomamente senza alcuna copertura politica molto alta. Poi si deve sottolineare anche che quando è stato scoperto con le mani nella marmellata nessuno lo ha rimosso. Viene troppo facile adesso attribuirne il merito della rimozione all'onorevole anzidetto. Ricordiamo solamente che il tutore legale di Leone è l'avv. Fallica, uomo di Torrisi. Come al solito, prima se ne servono poi li parcheggiano,salvo ancora usarli. Sarebbe interessante che Leone si pentisse e raccontasse le complicità, le connivenze, le contiguità, le protezioni che stanno in alto. E poi, nessuno degli altri politici del PdL ha fatto lavorare qualche suo "cliente" ? Il sindaco è immune da tutto questo?
    PENTITI LEONE !!! PARLA !!! RACCONTA !!!
    Potresti guadagnarti la salvezza, quantomeno dell'anima.

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  6. figghiu di .............16 aprile 2009 alle ore 12:06

    ma questo PdL nasce veramente sotto una luce fulgida, imbrogli, tradimenti, collusioni, morti civili, ma il popolo bue tace, tante pecore in cerca di un tozzo di pane, che città di schifo che si merita questi che comandano

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  7. DOMANI TUTTI AL TRIBUNALE,SEGUIAMOLI I FATTI PER RENDERCENE CONTO PERSONALMENTE E CAPIRE IL MECCANISMO DEL POTERE

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  8. Chi tace ha sempre torto. Non ho visto in questi mesi un intervento, una lettera, una intervista, una replica seria di qualcuno che si crede classe dirigente della città. Se lo sono veramente dovrebbero affermare le proprie opinioni a prescindere dell'esito giudiziario dei fatti. Scrivono solamente i collaterali che non sapendo le questioni esercitano solamente una difesa della casta di facciata scontata e melenza, contribuendo così all'indignazione generale, e non facendo un buon servizio al proprio padrone.

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  9. Certo, sono d'accordo. Se il male era solamente rappresentato da Leone, come mai in seguito nulla è accaduto con gli altri assessori messi da Torrisi? Parlo di Frisenna e della Cancelliere. Come mai ???

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  10. AUU SENZA SCUMMIGGHIARI TROPPU I PIGNATI, CA STI COSI SUCILAI STANU DIVINTANNU A BUMMA ATOMICA

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  11. INTERNATIONAL LOGBOOK INVESTIGATIONS16 aprile 2009 alle ore 12:29

    Social Services will be the defeat of the Forza Italia, are all involved are safe

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  12. Come mai i sindacati e le associzioni consumatori sono totalmente assenti dal dibattito? Non dovrebbero essi difendere il cittadino dai soprusi e dalla cattiva amministrazione? Oltre che il difensore civico ovviamente.

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  13. Nessuno parla delle lavoratrici attuali,il che è scandaloso,hanno alimentato loro il mostro,infischiandosene dei principi e della legalità,e sopratutto delle colleghe che lottano.

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  14. BASTA SCORRERE LA LISTA DEI TESTIMONI PRO LEONE PER RENDERSI CONTO SE AGIVA DA SOLO O SI TRATTAVA DI TROPPI, TANTI CHE SAPEVANO; FORSE SE CHI ME LI HA FORNITI MI PERMETTERA' DI MANDARLE ALLA TELEVISIONE E DI DARLE PURE A TE I CITTADINI VEDRANNO CHI LI GOVERNA E SE L'UNICO RESPONSABILE SIA LEONE, O SE LO STESSO E' STATO MESSO IN ASPETTATIVA IN ATTESA DI TEMPI MIGLIORI, SE MI DANNO IL CONSENSO TE LA FORNISCO E LA POTRAI PUBBLICARE COSI LA VEDRANNO ANCHE I COMMISSARI.

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  15. ma rosario gennaro in tutto questo?

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  16. Ma quante gare ha vinto la cooperativa San Domenico Savio che era il collante di tutte le altre. Si dice che era in associazione con le più importanti della provincia di Catania in una specie di patto per non fare entrare nessuno nel comune di Paternò

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  17. l'aratro traccia il SOLCO e la spada lo difende16 aprile 2009 alle ore 14:18

    Ho parlato con due titolari delle più importanti coperative di servizi sociali che non partecipano a Paternò perchè sostengono che qui è impossibile concorrere in quanto tutto è blindato,e sono cooperative di centro destra, per cui le protezioni di questo sistema saranno alte veramente

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  18. ma ti risulta che uno dei presidenti delle cooperative che oggi è in ATI con la S.d. Savio mandò una lettera di protesta nell'ottobre del 2005 al vice sindaco dell'epoca (in cambio di una denuncia alla procura della repubblica), vuoi vedere che la lettera sortì l'effetto sperato da quel momento loro vinsero le gare successive dove hanno partecipato ma ci doveva essere ovunque la S.D. Savio, una cooperativa nata nel febbraio del 2005 dall'unione di amici e parenti di amministratori e consiglieri comunali e di dipendenti del palazzo che da quel momento in poi partecipa e vince quasi tutte le gare dei servizi sociali in ATI con colossi che non avrebbero apparentemente alcun motivo di associarsi, gli ispettori sanno queste cose perchè non chiedono al vicesindaco dell'epoca cosa accadde, o lo stesso da un lato, se è vero come si dice, caccia Leone dall'altro lo fa difendere dai suoi amici avvocati. La morale forse è quella che in cambio di denunciare le malefatte sarebbe bene inviare lettere al vice-sindaco

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  19. ma lo sai che una cooperativa sociale ha ottenuto un rimborso cospicuo a causa di un "errore" di un funzionario distratto nei criteri di aggiudicazione della gara, perchè il comune ha dovuto pagare due volte il servizio, a chi lo ha effettuato illegittimamente e anche a chi ne aveva diritto, e chi ci ha rimesso sono stati i cittadini che pagano l'ici e le altre imposte, mentre chi ha sbagliato è rimasto al suo posto senza subire danni, e che "Leone in quel tempo non era nessuno", secondo me la tua teoria sopra esposta è esatta

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  20. uno che la sa ancora più lunga16 aprile 2009 alle ore 15:50

    Io che lavoro al comune di Paternò so che al momento dell'insediamento dell'assessore Gennaro, uomo di Leone, il vice sindaco dell'epoca oggi onorevole salvo torrisi, ha mandato un nuovo capo dell'ufficio, Salvo Rasà, per controllare l'operato di Leone e Gennaro, il quale andava tutti i giorni a riferire ciò che facevano, ma è possibile quindi che nessuno si sia accorto mai di nulla? Ecco perchè la teoria esposta mi sembra credibile

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  21. Uno che la sa lunghissima16 aprile 2009 alle ore 16:07

    La Corte dei conti è stata informata del fatto che il Comune ha dovuto pagare due volte un servizio? Se qualcuno ha notizie certe le faccia sapere altrimenti provvederemo a denunciare il "doppio pagamento",almeno così pagano i responsabili di Palazzo anzichè i soliti cittadini. Che ne pensate?

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  22. uno che la sa ancora più lunga17 aprile 2009 alle ore 14:19

    rispondendo al primo commento di UNO DI PALAZZO:
    che sia una questione che attiene al sistema e che la rimozione di Leone è stata una dimissione, una messa in parcheggio, in attesa che si risolva la questione, e che l'on. Torrisi sia garante di questo sistema, oltre che di Leone, lo dimostra il fatto che a difendere l'imputato Leone oggi sia tornato alla ribalta l'avv. Giuseppe Fallica che ne ha ripreso la difesa, il quale non si sognerebbe mai di fare una cosa senza che il proprio padrone, Salvo Torrisi, gli dia l'avallo. Una porcheria morale senza fine. Compresa la presenza di Failla.
    TUTTI COMPLICI

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