martedì 28 aprile 2009

Sicilia: Non c'è pace per il PdL .... che bel divertimento



Nuova Agenzia di Stampa dell'ITALPRESS Ore  22:01 

Il Comitato dei coordinatori del PDL (Bondi, La Russa, Verdini) ha nominato co-coordinatori regionali del partito siciliano Giuseppe Castiglione e Domenico Nania, "ai quali - si legge in una nota - e' congiuntamente affidato il compito di guidare il partito, in vista dei prossimi rilevanti appuntamenti elettorali, amministrativi ed europei, che costituiranno un importante banco di prova della forza e della vitalita' del Pdl in Sicilia che ha bisogno di grande impegno e coesione". (ITALPRESS)

Terza decisione nel PdL. Ora non più Coordinatore e Vice, bensì due 
CO-COORDINATORI, questa notizia segue la precedente pubblicata alle ore 18,00.
Ma fino a domani aspettiamo new's?
La Telenovella continua.Mentre riscontriamo nei commenti la nota di SiciliaInformazioni


4 commenti:

  1. si sono salvati in calcio d'angolo

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  2. Mai capitato alcunché di simile: ben tre decisioni nel giro di poche ore. La prima incorona Giuseppe Castiglione coordinatore regionale del PDL e Domenico Nania, vice coordinatore; la seconda capovolge tutto, Domenico Nania viene promosso coordinatore regionale, Giuseppe Castiglione degradato a vice; poi è arrivata la terza nella prima serata di martedì, dopo una riunione a Roma: Domenico Nania e Giuseppe Castiglione vengono nominati entrambi coordinatori regionale con eguali poteri, giusto come Angelino Alfano e Gianfranco Miccichè, gli uscenti.
    E’ stato un braccio di fero estenuante che ha coinvolto gli organi nazionali del partito ad ogni livello, anche Silvio Berlusconi.
    La sequenza ha dell’incredibile. La nomina di Castiglione coordinatore era stata ccolta con soddisfazione dall’interessato. Le sue dichiarazioni di apprezzamento verso Alfano e Schifani, sostenitori della sua nomina, non lasciavano dubbi: cosa fatta. Ma non per tutti.

    Il coordinamento nazionale infatti non la dava per certa, una delle sue componenti (La Russa) nicchiava (“niente di ufficiale”), mentre Sandro Bondi sosteneva di non saperne niente. Ed in verità non era stato diramato alcun comunicato ufficiale. Arrivavano invece ai desk di giornali, radio e tv le note di apprezzamento e di soddisfazione di parlamentari e leaders PDL che plaudivano la nomina di Castiglione.
    Mentre giungevano le congratulazioni, le reazioni, furibomde, della corrente di Miccichè sortivano effetti dirompenti.
    Alle 14, dopo un intervento di Gianfranco Miccichè, condotto con decisione in uno con uno dei padri fondatori di FI, tutto è cambiato: Castiglione è stato retrocesso, Nania è diventato il capo.
    La Russa, il coordinatore nazionale di AN, è apparso a qualcuno come il regista dell’operazione. Voci senza fondamento. La Russa se n’era rimasto alla finestra, nonostante Nania fosse come lui un ex AN.
    La partita, infatti, si è giocata in casa forzista fra Miccichè e Castiglione, o meglio: Micciche e il duo Schifani-Alfano.
    Che Miccichè si fosse agiudicato il secondo round non c’erano dubbi. Ha trovato orecchie che l’ascoltavano, tanto che in questa circostanza che gli è stato conferito l’incarico di responsabile nazionale degli Enti locali del PDL.
    Quando abbiamo dato notizia del capovolgimento (Nania coordinatore, Castiglione vice) – è stata SiciliaInformazioni a farlo prima di ogni altro – è successo il finimondo nel PDL. Un susseguirsi di telefonate, incontri, e la ripresa di nuove trattative, con Miccichè – stavolta – in posizioni di forza. Alla fine la decisione salomonica: entrambi coordinatori con eguali poteri. Per Domenico Nania un risultato sorprendente: nessuno s’era speso a suo favore nell’area AN. Ma aveva il merito di essere gradito a Gianfranco Miccichè e di costituire un “freno” per Giuseppe castiglione il senatore Firrarello, impegnati in un conflitto senza tempo con il governatore Lombardo.
    Chi ha vinto e chi ha perso?
    Di sicuro la posizione di Miccichè ne esce rafforzata. Ha dimostrato di contare quanto gli altro, se non di più. Se castiglione fosse rimasto al suo posto, coordinatore regionale, gli spazi di Miccichè sarebbero stati molto stretti e per il governatore Lombardo si sarebbe aperto un contenzioso aspro.
    Schifani e Alfano non hanno perso, ma è stata strappata loro la vittoria che ritenevano di avere ormai in tasca. Castiuglione ha potuto evitare la umiliazione di una retrocessione, dal canto suo, e può sentirsi soddisfatto.
    Di sicuro è stata la madre di tutte le guerre interne al PDL. E’ esplosa con una virulenza senza precedenti. Un conflitto tutto interno all’area politica storica di Forza Italia in Sicilia fra le due correnti che si fronteggiano da tempo immemorabile: da una parte il Presidente del Senato, Renato Schifani, ed il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, dall’altra, Gianfranco Miccichè, sottosegretario di Stato e giida del partito siciliano dalla prima ora, celebre per il suo 61 a zero alle politiche nazionali, che regalarono il primo schiacciante successo nell’Isola al partito di Silvio Berlusconi.
    I primi hanno proprio nel Presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione e nel suocero di questi, il Senatore Firrarello, i riferimenti storici nella Sicilia orientale. Castiglione e Firrarello, a loro volta, sono considerati dasempre i nemici storici di Raffaele Lombardo e del suo MPA.
    Gianfranco Miccichè costituisce il braccio armato di Lombardo in terra etnea, proprio per la sua contrapposizione alla corrente Schifani-Alfano.
    Finora era stata guerra fredda, ma stavolta la posta era troppo alta, si trattava della gestione del partito alle europee di giugno, passaggio obbligato per guadagnare il vertice del PDL siciliano, definitivamente. Con quello che ciò significa, a cominciare dalla Presidenza della Regione, che nell’agenda della corrente Schifani-Alfano, e nei piani di Castiglione - Firrarello, va strappata a Lombardo appena possibile (la fine della legislatura o prima?)

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  3. Certo Nania ha avuto fatto un bel regalo, ma Castiglione perchè non li manda a fanculo? Questa è la seconda volta che lo retrocedono. L'anno scorso da sindaco di Catania lo hanno messo alla presidenza della provincia, e lui rena.

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  4. ed alcuni esponenti del PDL Paternesi con chi stanno con Miccichè o con Firrarello? o con tutti e due?

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