COMUNICATO
“Le elezioni provinciali in Trentino, hanno dimostrato ancora una volta, che vince sempre il territorio”.
Lo afferma il coordinamento del Movimento per l’Autonomia, che palude al risultato della Lega proprio corrispondente al nord, nell'analizzaree i risultati elettorali delle elezioni provinciali di Trento, che ha visto il candidato del centrosinistra (Pd+Udc) superare il candidato del Pdl con quasi venti punti percentuali.
Ma il dato fondamentale analizzato dal MpA è quello relativo al risultato ottenuto dalla Lega Nord che con il 14,07%, con un 6% rispetto a cinque anni fa, ha superato il Pdl-Berlusconi, fermo al 12,26%.
Un dato particolarmente significativo che porta la segreteria del MpA a ricordare che “il popolo delle libertà funziona quando c'è Berlusconi. Quando non c'è lui in prima persona, quando non ci mette la sua faccia, è difficile che riesca a prendere voti”.
E' sulla scia del risultato ottenuto dalla Lega che “In Campania, bisogna tenere molto in considerazione il programma politico dell’MpA, che è – prosegue il comunicato – l’unico che ha la possibilità di decollare, proprio perché forte nel territorio e a differenza di altri, non si allontana dalle comunità”.
quanto ribadito nell'articolo trova fondamento in qualsiasi parte del territorio Italiano soprattutto al nord dove le "identità" sono non soltanto un valore, ma le difendono a spada tratta, senza scadere nel razzismo o nel rifiuto di chi non è indigeno, quindi in tal senso va spiegato il successo di forze politiche legate al territorio. A livello locale nostro ( Paternò) credo che il MPA potrà avere questo successo solo sè da subito inizierà seriamente a discutere con la gente in modo da affrontare insieme non le problematiche macroeconomiche ( che non sono il frutto di scelte sbagliate dei cittadini ma vanno ricercate nei capoccioni della finanza)che attraversano questa fase della storia mondiale che è vero sono importanti, ma sicuramente non fanno "mettere in pentola" nulla ai sempre più "poveri" Paternesi che badiamo bene son sono quelli di un tempo, infatti oggi, quella che era la classe dei "stipendiati fissi" è divenuta il nuovo ceto dei "poveri" o quello dei "poveri della quarta settimana", solo tenendo conto delle istanze che provengono dalla vera base si potrà recuperare anche "l'identita PATERNESE" in tal senso riponiamo fiducia in Mimmo Galvagno che quantomeno è uno che le scelte le fa e sè nè assume la responsabilità, ed ai giorni nostri visto gli "IGNAVI " che circolano è già cosa importante.
RispondiEliminaSe proprio dobbiamo parlare del panorama politico di Paternò, e non della amministrazione, ritengo che l'MpA possa avere un ruolo importante per il futuro di questa città, ha un esponente giusto che, come sottolinea il sognatore, è Mimmo Galvagno. Questa è l'alternativa all'appiattimento della politica rappresentata dal PdL. Formazione che non ha interesse alla politica territoriale, che vive del rapporto verticistico e da questo prende non solo sostentamento ma anche ordini in merito alle questioni di asseto territoriale, concretizzando interessi diversi rispetto a quelli della città. Eravamo soddisfatti poiché era stato nominato un nostro rappresentante in parlamento, ma questi come altri non fa che ubbidire a logiche diverse fottendosene dei suoi concittadini. Il MpA potrebbe essere il volano di una rivoluzione culturale solo se alza i toni della politica. Ne fa una battaglia culturale ed assembla tutte le forze sane della città a prescindere dalla collocazione. L'alternativa? La ghigliottina!
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