venerdì 14 novembre 2008

Politica Internazionale: Ci scrive il Sindaco di Bafatà (Repubblica della Guinea Bissau) -Gemmellaggio con Paternò ?


Riceviamo tempestivamente ( a seguito di un commento all’articolo sulla Scuola Inferiore di Pubblica Amministrazione) una lettera del Sindaco di Bafatà, tale Amilcar Cabron.

Bafatà (i cui abitanti si chiamano bafagni) è una città capoluogo di una regione della Guinea Bissau, di 22.500 abitanti con caratteristiche psico-eco-sociali simili a Paternò. Ricordiamo, per chi ancora non lo sapesse, che la lingua ufficiale della Guinea Bissau è la lingua portoghese.

Ci ricordano i geografi che il nome Bissau è stato aggiunto di recente, per le caratteristiche istituzionali della Repubblica di Guinea, cioè quelle all’avanguardia nel panorama della pubblica amministrazione nell' “aggiustare” le procedure senza farsene accorgere.

“BISSAU” si dice anche da noi in Sicilia, in italiano aggiustare.

Per saperne di più su questo stato africano potete cliccare su questo link, http://namitipenabula.blogspot.com/, che vi collega ad altra pagina.

Pubblichiamo ad ogni buon conto la lettera, vediamo cosa ci dice di interessante il Sindaco Amilcar Cabron, al quale proporremmo un gemellaggio con Paternò.

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“Cari amici amministratori e cittadini della ridente città di Paternò. E’ con enorme piacere che mi rivolgo a voi dopo avere appreso che qualche studioso vostro compatriota, ha attenzionato le nostre procedure amministrative ponendole ad esempio fulgido dell’ agire nell’interesse particolare, e non in quello generale per il popolo, senza che vi sia il minimo dubbio sulla trasparenza nelle procedure. Infatti per tale questione il nostro Presidente della Repubblica, Joao Bernardo "Nino" Vieira, mi ha delegato per interagire con voi per esportare tale scienza, per inculcarvi tale cultura, visto che come risulta vi siete fatti scoprire, ritenendomi grande esperto nella materia “BISSAU”, in altre parole negli aggiustamenti che possano aggirare le norme di trasparenza ed onestà, e che invece di favorire la collettività, danno l’impressione che ciò si realizzi, mentre invece si favorisce la “famiglia” nostra e dei nostri amici, che poi ci votano e quindi restiamo sempre qui a “BISSARI” le cose.

Ancora oggi ricordiamo come, in Italia, vi siete fatti fregare con “Mani Pulite”, come la vostra tangentopoli si è sbarazzata di una classe dirigente che si fregava i soldi in maniera rozza, concutendo gli imprenditori per raccogliere tangenti. SBAGLIATO !!!

Per meglio realizzare i nostri interessi non bisogna chiedere il pizzo, dimenticatevi questa pratica ormai superata che da voi è tradizione, occorre diventare imprenditori di se stessi, proprio così. Amministratori ed amministrati, produttori e consumatori, controllori e controllati, creando società ad hoc , senza mettere parenti come soci perché vi scoprirebbero subito.

Insomma fare tutte due le parti in causa, in modo che nessuno possa lamentarsi.

Per concretizzare questa pratica innovativa, occorre però “ABBISSARI” le carte, cioè aggiustare a monte le regole affinché l’eventuale gara vada secondo i nostri desideri.

Ecco che qui occorre grande scienza e tecnica, sicurezza negli interventi, apparire come paladini della trasparenza, e senza rompere le palle a nessuno.

Più trasparente è la procedura di gara meglio viene. Invitare tutti, anche quelli che non ci sono, ma dare la possibilità di partecipare solo ad uno, o al massimo ad un altro che sa di perdere, poi si compensa più avanti. Come? Asinelli, mettendo dei tetti massimi di attribuzione dei vari punteggi.

Mi spiego meglio, dove vi accorgete che la caratteristica richiesta la possedete solo voi, non mettete nessun tetto all’attribuzione del punteggio massimo, in modo che raggiungerete un punteggio irraggiungibile per gli altri. Dove però sapete che in altri punteggi, diversi partecipanti, possono superarvi, mettete un limite pari al punteggio che anche voi possedete. Ed il gioco è fatto. Avete “ABBISSATU” (scusate il termine portoghese) la gara senza che nessuno potrà accorgersene.

Cosa importantissima, non fate gli arroganti, non fate i traditori, siate cordiali con tutti, perché se qualcuno si irrita potrebbe scatenare l’inferno che vi porterà possibilmente a sbattere. E poi vi fate molto male.

Questo volevo dirvi come introduzione e prima lezione. Rimango a disposizione per le consulenze che eventualmente mi vogliate richiedere e per precisazioni ed upload tecnico. Tali eventuali consulenze sono a titolo oneroso. Le farò però gratuitamente solo per le autorità inquirenti. Non si sa mai.

Con Tantissimo affetto ed effetto".

Amilcar Cabron Sindaco di Bafatà (Guinea Bissau)

18 commenti:

  1. vivo a Gabù da tempo, ogni tanto torno a casa e sono venuto a conoscenza del tuo blog ( in città non si parla d'altro) trovandovi una lettera inviata da un mio illustre conterraneo che tra l'altro conosco benissimo, pensa che in patria lo chiamano " preto-magno", per la sua abilità nel cercare di intimidire i propri rivali con atti intimidatori degni dell'antica Roma, ma veniamo a noi, rispondendo a Amilcar Cabron subito occorre ribadire che quì non potrebbe mai accadere " l'abbissari" per tre motivi ben precisi: il primo è che qui esistono le gare d'appalto, o qualcosa che ad esse si avvicina, per l'assegnazione della fornitura di beni e servizi alla pubblica amministrazione ed inoltre, dei preparatissimi funzionari predispongono in maniera segretissima i criteri con cui poi vengono valutate le varie proposte pervenute, tali criteri sono a prova di clientelismo tanto che alla redazione del bando di gara non partecipa nessuno al di fuori del capo unità operativo scortato solo dai suoi familiari, (ma solo quelli in linea retta perchè quelli in lienea collaterale o gli affini possono dare qualche problema) il secondo motivo è quello che nel caso in cui vi fosse soltanto il "sentore" di trucchi, aggiustamenti, criteri falsati o "abbissati" la classe politica locale e coioè il sindaco, l'assessore al ramo, i revisori dei conti, i funzionari ed i consiglieri comunali non farebbero altro che disconoscere l'atto ed andare a denunciare gli "abbissatori", altra cosa da non sottovalutare e che qui alcune persone poco raccomandabili, i cosiddetti "n'trichiti micciu" potrebbero futilmente fare delle denuncie alla procura della repubblica che dalle nostre parti non appena arriva la denuncia subito scattano le indagini ed in quattro e quattr'otto i colpevoli sono assicurati alla giustizia. Il segreto di tutto ciò stà nella certezza del diritto e cioè tanto per fare un es., l'abuso d'ufficio,la norma non è stata predisposta in maniera lacunosa o che si presta a diverse interpretazioni, assolutamente il contrario, tale fattispecie è inequivocabilmente riconosciuta ed applicata e di tutto ciò va dato un plauso al legislatore che nel legiferare non lascia mai dubbi. Dimenticavo di far osservare un'altra peculiarità tutta nostrana che le imprese fornitrici che partecipano alle gare d'appalto non è formate che sono gente sconosciuta ma quasi sempre ha rapporti di parentela o d'affari con i funzionari o con l'assessore al ramo, o addirittura fanno parte della pubblica amministrazione, tutto ciò non è come si può pensare per favorire i propri congiunti, ma per evitare infiltrazioni esterne pericolose nella pubblica amministrazione.

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  2. sono indignato con te soprattutto perchè permetti a questo tale cabron di offendere i nostri politici e poi in quando ad originalità non siamo secondi a nessuno, ti faccio un esempio: loro un difensore civico che difende un'assessore in un processo relativo ad assunzioni di personale per l'erogazione di un servizio pubblico, lo hanno mai avuto? sè è no allora perchè non moderi i commenti di questi cabron?

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  3. ritengo che state sbagliando a deridere le pubbliche istituzioni, fate le persone serie, ce n'è tanto bisogno

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  4. E quindi secondo te bisogna stare zitti e non denunciare.
    Secondo te invece le istituzioni,come li chiami tu,possono deridere le lavoratrici e soprattutto i bambini handicappati,privando questi ultimi di un rapporto affettivo consolidato nel tempo?
    NOI SIAMO PERSONE SERIE.Le istituzioni sono "Pubbliche" quando lavorano per la "res bubblica" e non per la "res privis".
    E poi, caro "governativo", io mi sono sempre ritenuto persona seria perchè denuncio, tu non lo sei perchè vorresti che non solo tu, ma anche gli altri non denunciassero.
    Quindi per favore....vai affanculo.

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  5. vedo per la prima volta il tuo blog ed i toni sono un po esasperati, sono una delle vittime dell'arte dell'"abbissau" e vorrei dire al mondo intero che i governanti di questo stato sono meschini maschilisti e pensano di riversare le loro frustrazioni sulle donne o sui "muri vasci" in un clima di quasi nazionalsocialismo,infatti, in una vicenda di circa tre anni fa ( una "bissatina iuta a mali vilenu") mancavano solo le camere a gas x sterminarci, i soprusi che hanno perpetrato nei nostri confronti non ci hanno toccano minimamente, nonostante che il capotribù " mutanda - magna " non ci abbia nè garantito ma col proprio comportamento da "struzzo" ( veramente dovrei sostituire una z con la n) ha rincarato la dose umiliandoci ma non ci ha piegato, siamo lontane da quella logica ke trasforma tutte le donne ke si adeguano alle "bissatine" in vermi, ma noi camminiamo oggi a testa alta (solo noi possiamo fare ciò in tutto lo stato) ci sentiamo libere come farfalle e non serve dei servi.

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  6. caro mastino quanto dice governativo è vero, infatti nel corso degli anni in molti hanno fatto le persone "serie" e come risultato si è avuto che "seriamente" si sono "mangiati" l'italia, Paternò no, anche, perchè sono stati incapaci persino di procurarsi il "cibo" di cui i politicanti capaci si nutrono, forse si sono accontentati, ma facendo clamore e rischiando la galera, delle briciole lasciate sui tavoli che contano.

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  7. Lo capisco che vi rode, eravante belli "azzampati" doppio stipendio, nessuna attività pubblica né sociale, vi facevate solo i vostri interessi, non ci dite però come sono state assunte le vostri mogli, hanno fatto un concorso, una selezione, oppure mentre governava la sinistra si sono infilate in questi posti, appena è arrivata la destra ha fatto altrettando. Come è stato fatto per voi.
    Non capisco però come vi dia ospitalità questo blog, che leggevo volentieri per lo spessore degli articoli, che interpretavano la politica nazionale, regionale, non il cortile di Paternò.
    Smettetela, e andate a cercarvi il lavoro altrove, questo oramai lo avete perso !!!

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  8. P.S. E tu crisalide non diventerai mai farfalla

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  9. E se continuate farò i vostri nomi che non avete il coraggio di scrivere. Siete vigliacchi

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  10. Vediamo come andrà a finire ...........la polemica !
    Per quanto riguarda l'attenzione data da parte nostra a queste notizie del "cortile di Paternò", riteniamo che si debbano sottolineare tutti i fatti se provocano malaamministrazione, della quale ne subiamo le conseguenze tutti noi le conseguenze, (oggi a me domani a te), però se non si viene toccati personalmente tutti fanno gli struzzi, ecco perchè qui non si decolla, per l'ignavia connaturata alla natura del siciliano. Occorrerebbero nuovi vespri.
    VOX CLAMANS IN DESERTO la mia?

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  11. governativo mi sembra che tu stia semplicemente sbagliando persone, ma se sei pronto come dici a fare i nomi falli pure insieme a quello tuo, addirittura ti propongo non solo di fare i nomi ma addirittura se tu e i tuoi compagni di merende siete disposti o meglio avete il coraggio andiamo in pubblica piazza o addirittura in televisione e raccontiamo quello che avete combinato, schifosi e vigliacchi non sapete nemmeno "abbissari i cosi" poi si vedrà chi diventerà cosa o chi servo è e servo rimane, purtroppo per te le carte parlano chiaro pronto a seguire la polemica anche difronte alle autorità competenti.

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  12. Con le carte fatti una briscola, sei il marito di una di quelle che ha denunziato le minacce. Ma non hai altro da dire o da fare, perchè non c'è niente, le autorità avrebbero già intervenuto dopo tre anni, tutte minchiate che vi rodono, siete emarginati

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  13. invito adomex di non darvi più conto e a tornare a parlare di politica

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  14. Caro "governativo",innanzi tutto ti prego di scrivere in ITALIANO,perchè mi accorgo che per te la grammatica sembra essere una unità di misura. In secundis,o cambi spacciatore o cambi droga,perchè mi sembra che hai il cervello asimmetrico rispetto alla linea mediana occipitale. Non hai capito un cazzo di tutti i messaggi.Ti posso dare soltanto un consiglio,dii al tuo amico se preferisce le arance o le sigarette.

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  15. Il tratto rigoroso che ispira il mio pensiero potrà sembrare eccessivo, ma così non è, scrivo qui perchè finalmente trovo un luogo di libero confronto ove esprimere i miei pensieri che a volte non rendo pubblici per opportunità, per mera convenienza, per timidezza.
    Questo forum che si è aperto sulla città di Paternò, e che moltissimi leggono, ve lo assicuro, ci fa sentire, a noi che non abbiamo il coraggio di esprimere le nostre opinioni, finalmente liberati da quel senso di oppressione e rassegnazione che viviamo. Una effimera soddisfazione sicuramente, ma se le coscienze popolari riusciamo a farle rimuovere, avremmo almeno dato un conributo di democrazia e civiltà.
    Io sono un operatore della cultura, un insegnante se vogliamo essere più precisi, ed io, come molti miei colleghi ed anche professionisti con i quali ci confrontiamo quotidianamente, soffro per questa condizione di sub-cultura che pervade la città, ed è diventata endemica, come la peste.
    Non abbiamo le palle per ribellarci a questo stato di cose, ad una classe dirigente disgraziata che oltre alla mala amministrazione, ha l'onore di rappresentare questa comunità. Uomini senza costrutto, senza sensibilità.
    Chiamiamo le cose per nome. Che ci debba amministrare uno come Leone, che non conosco personalmente, ma dopo ciò che ho letto qui adesso ne ho coscienza e conoscenza per essermi puntualmente informato, ed anche bene vi assicuro, mi fa venire il disgusto di essere cittadino di Paternò. Ho analizzato da dove viene e ciò che fa. Ho riflettuto sulle notizie raccolte, come vive e chi frequenta. Non mi pare possibile che persone che abbiano una certa moralità possono stargli vicino. Persone che abbiano qualcosa da dire possano parlare con lui, che di cose da dire nè ha veramente poco o nulla. Il fatto stesso che il primo prurito avuto, una volta assunto (per interposta persona)l'assessorato ai servizi sociali, è stato quello di fare costituire una cooperativa composta da parenti. Questo è un fulgido esempio di rettitudine morale, sulla sua tracotanza, sorella dell'ignoranza, che i fatti fanno emergere. Ha persino il coraggio di dire alla stampa che non sa nulla di tutti questi fatti, una palese bugia che capirebbero anche i bambini, non ci vuole tanto a comprendere. Come se tutto fosse successo per caso, come se la cooperativa familiare ha vinto le gare per miracolo, ma proprio tutte poi, e per incanto dopo la sua estromissione dall'assessorato in questione (certo non potevano metterlo li dopo quelle porcherie che aveva combinato) ..... non ha vinto più nulla. Cose da pazzi, se non fosse vero.
    E tutti zitti. La politica, il sindaco, i deputati, gli inquirenti, il popolo. Tutti muti. Omertosi. Una società che non funziona così. Cosa dovrei insegnare ai miei alunni se poi i risultati concreti sono questi? Gli idoli pagani che attraggono i giovani. Che non fanno più comprendere il discrimine tra il bene ed il male, la legalità e la delinquenza, la moralità e l'immoralità. Una mistura pericolosa.
    Non lamentiamoci se la società è cattiva.
    Ecco perchè mi sento di vestire i panni di Robespierre e del giacobino. Di fronte a questi fatti mi sono veramente indignato.
    Farei volentirei un repulisti, se potessi, con ghigliottina e relativo periodo di "terrore", ma forse non ne ho il coraggio né l'attitudine. Occorrerebbe veramente una giustizia sommaria, un tribunale speciale dei Sanculotti, quando quella garantista non arriva a risultati accettabili e condivisibili. Questa società ha bisogno di esempi alti, e non di derive illecite, come se tutto fosse possibile, ed Il potere come obiettivo finale, coacervo di compromessi di ogni tipo, al di sopra della legge etica e morale.
    Dobbiamo educare alla legalità, ghigliottinando se occorre, per eliminare chi da il cattivo esempio alle future generazioni, che dovranno poi amministrare questa nostra comunità.
    LIBERTE, FRATERNITE, EGALITE ... e soprattutto
    JUSTICE.
    Mi devo calare nei panni di Robespierre, ed anche se finirò anch'io con la testa tagliata, come lui, almeno perirò dopo averne tagliato moltissime (historia magistrae vitae).
    Un tributo che potrei pagare, solo dopo aver visto rotolare quelle di tantissimi nemici del popolo che crede nella democrazia che non c'è. Liberando così la città.
    VIVE LA REVOLUTION

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  16. Sapere che al mondo (soprattutto a Paternò) esistono delle persone come te Robespierre che ancora oggi credono al futuro ed hanno il timore di insegnare ai propri allievi i cattivi esempi che la vita quotidiana ci offre, ci riconcilia con la vita e fa sperare in un domani migliore, in cui non siamo soli in pochi a sperare, ed a comprendere che veramente non si capisce più nulla date le innumerevoli commistioni (come tu denunci) che esistono e che confondono il cittadino. Quello che più stupisce è che chi dovrebbe intervenire ( e nel tuo commento la schiera e ben nutrita) non soltanto non arrossisce ed isola ( denunciare sarebbe utopia) il delinquente di turno, ma addirittura per paura o per vigliaccheria ( ma solo perchè tale caso non lo riguarda) osa ancor oggi affrontare i problemi seri di una città moribonda, con chi della città, nulla importa se non quello di abusare, del proprio ruolo istituzionale, per i suoi interessi particolari. Mi trovi d'accordo su tutto Robespierre, anche se i processi sommari io non li vorrei fare, auspicherei che le forze sane (e sicuramente tu ne fai parte) abbiano il coraggio di prendere a calci in culo tutti i responsabili del degrado di questa città da qualsiasi parte si trovino, anche, perchè tutti, in città, sanno chi ha provocato tale abisso e come da anni non provino nemmeno ad uscirne fuori. Sencondo te per incapacità, perchè sono demotivati o perchè come si dice in giro " ù chiù megghiu avi a rugna" ?

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  17. NON SARO' MAI UNA FARFALLA FORSE MA NEMMENO UNA'LUCCIOLA'.

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  18. IL NOSTRO MOVIMENTO

    Finalmente ci siamo!

    E’ nata l’Unione Nazionale Italiana degli Impiegati Statali: "U.N.I.STAT."

    Un movimento libero, autonomo ed indipendente: lavoratori e pensionati dello Stato uniti per dare vita alle aspettative del "popolo delle buste paga".

    Un popolo fatto di gente che “campa” di stipendio e che non ha la possibilità di adeguare autonomamente le proprie entrate al costo della vita.

    Un popolo che non si sente adeguatamente rappresentato in parlamento da “questa” classe politica, nè sufficientemente tutelato sul posto di lavoro da “questi” sindacati che dovrebbero difendere il potere d’acquisto di salari e pensioni.

    Un popolo che ha più volte palesato su queste pagine la necessità di un soggetto politico “nuovo”.

    Ebbene, adesso, il movimento c'è, è nato!

    L’UNISTAT si batte per il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.

    Obiettivi primari ed inalienabili dell’UNISTAT sono la democrazia, l'uguaglianza, la libertà e la giustizia sociale.

    L’UNISTAT avversa il tentativo di abbattere gli istituti di democrazia istituzionale vigenti che, anzi, vanno quotidianamente e senza soluzione di continuità, arricchiti di democrazia sostanziale e quindi di contenuto socialmente valido.

    Accetta e difende i principi e le finalità della Costituzione Italiana e, pertanto, si proclama pluralista dal punto di vista ideologico, politico e religioso, nel convincimento che la persona umana non ha frontiere, nè barriere fisiche, nè psichiche e che l'individuo deve continuamente anelare alla pace, alla democrazia, alla giustizia ed alla libertà nel completo rispetto delle leggi, ma combattendo con fermezza tutto ciò che ad esse costituisca attentato.

    Ai nostri amici, ai nostri lettori, a tutti i nostri sostenitori - iscritti e simpatizzanti - non verrà mai chiesto alcun contributo economico d’iscrizione, ma soltanto di “PARTECIPARE”!

    La Segreteria Nazionale

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