Rimango stupito leggendo il manifesto con il quale Pippo Failla, non da esponente del PDL ma da Sindaco della città, risponde alle forze politiche di sinistra che nei giorni scorsi hanno attaccato il PDL e l’amministrazione comunale dopo l’arresto dell’assessore Carmelo Frisenna per associazione a deliquere di stampo mafioso.
In un momento in cui bisognerebbe chiamare a raccolta tute le forze attive della città, partiti, movimenti, associazioni, sindacati, Failla allarga il solco, smentendo pure l’on. Salvo Torrisi, che l’altra sera aveva lanciato proprio questo appello. Un PDL che non solo non riesce a trovare una strada, ma che di strade tortuose se ne costruisce una al dì. Ma questa è carenza di classe dirigente.
A tal punto arrivati, bisognerebbe fare al sindaco una rassegna stampa puntuale, leggerla e spiegargliela ogni mattina, visto che si lancia in dichiarazioni “scunchiudute” per cattiva attenzione.
Afferma: “I recenti eventi giudiziari, che hanno visto coinvolto un assessore della giunta della nostra città, non per la carica ricoperta” ……….… , Failla non ha avuto probabilmente l’accortezza di leggere, ovvero di ricordare, ciò che la stampa riportava circa le dichiarazioni intercettate di esponenti del clan malavitoso e che definivano l’assessore in questione come il loro portavoce all'interno dell'amministrazione.
Noi abbiamo letto invece:
“Frisenna avrebbe anche manifestato tutta una serie di perplessità relativamente ai controlli eseguiti dai carabinieri nella sua zona, mettendo sul «chi va là» i compari sulla possibilità che in alcuni punti strategici della cittadina sarebbero state piazzate delle telecamere: «C’è sotto controllo il Comune e a noi hanno dato dei telefonini che paghiamo di tasca nostra, ma che io non
utilizzo perché sono stati tenuti sotto controllo: le cose si devono fare con criterio, perché io mi spavento di questo "spacchio" di giustizia». Sempre Frisenna brilla per i tentativi fatti al fine di eludere i controlli delle forze dell’ordine in merito alla sua attività. In un’occasione suggerisce a Francesco Amantea e Rosario Sinatra di registrare un suo numero di telefonino, perché all’altro non si deve chiamare più: «Chiamate a questo, che è intestato a un’altra persona». E Amantea approva: «Cammini come a me, col telefono intestato a un altro... Bravo... Io ogni mese cambio numero».
Lo stesso Amantea, quindi, riferisce al Sinatra ciò che ha intenzione di dire agli amministratori di Paternò: «Carmelino (Frisenna ndr) deve essere il nostro portavoce, il mio orecchio e i miei occhi. Voialtri siete padroni di cacare e pisciare nelle vostre case, tutto quello che fate a livello politico e di cui discutete deve passare da me. Perché a Paternò non vi faccio camminare più. Vi potete candidare centomila volte...». (
Nessuno qua vuol discutere le qualità morali di Failla in tema di contrapposizione alla criminalità, ma ci sentiamo di smentirlo quando afferma che l’amministrazione “si è sempre ispirata ai principi morali della legalità e trasparenza, alla ricerca dell’interesse collettivo e mai personale”.
Forse non sa? Oppure fa finta di non sapere?
Due anni fa sono state date a fuoco due autovetture, per intimidazione, perché si denunciava alla pubblica opinione, attraverso la stampa, temi specifici e particolari, che tutti sanno, si, proprio tutti.
Fatti che hanno acceso i riflettori sulla malapolitica paternese.
E proprio su questi argomenti, che investono la gestione del territorio e quella dei servizi sociali, l’azione, di come si è mossa in modo riprovevole l’amministrazione comunale, è documentata puntualmente, e non vi è dubbio di sorta alcuno
I dubbi attengono solo alla sbandierata trasparenza, che non c’è stata.
Failla dovrebbe essere più prudente nelle sue affermazioni, non essere troppo dedito ad una strenue e perdente, quanto inutile, difesa di parte, perché i fatti potrebbero ancora smentirlo in un prossimo futuro.
A nulla potrebbe valere, a salvaguardia dell’amministrazione, le dimissioni di qualche assessore, e l’annunciata rotazione dei funzionari dei due settori dell’amministrazione , se a tutto questo non corrisponde, da adesso, una partecipazione critica, una rilettura, della storia politico-amministrativa recentissima.
Quantomeno la storia ricordi i martiri.
Nella speranza, per i cittadini, che questa amministrazione non continui su tale via.
Perché così facendo il fango lo si getta veramente.
“CHI NON FA CRITICA NON HA DIRITTO A PAROLA” (Mao Tse Tung)
La cosa veramente disgustosa, raccapricciante, immorale, è che l'assessore dimesso leone, continua a girovagare per la città contattando i commercianti locali per l'organizzazione della manifastazione Artenatale. Ma ci rendiamo conto che le porcherie in questa città non finiscono mai. Failla, dopo che lo hai minacciato di rimozione se non avesse presentato le proprie dimissioni per motivi familiari, ed ottenuto il suo allontanamento direi igienico per l'amministrazione, come puoi ancora permettere che simile figuro si interessi della pubblica amministrazione. Lui certamnete non si vergogna affatto data l'alta cultura e sensibilità che lo contraddistingue, ma tu che ti ergi a tutore del buon nome di Paternò continui a permettere che schizzi di fango come questi si riversino ancora sulla tua amministrazione. Diffidalo, non può un cittadino qualsiasi e per giunta allontanato dal palazzo con sdegno fare le tue veci. SVEGLIATI
RispondiEliminaVOI NON VOLETEANCORA ASCOLTARMI. SE GLI TAGLIATE LA TESTA NON LO VEDRETE PIU' IN GIRO
RispondiEliminanon c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, failla pur di fare il sindaco e non farlo fare a salvo torrisi è stato disposto a tutto anche di sopportarsi i soprusi che la gang di leone gli imponeva, vero onorevole torrisi?
RispondiEliminacaro ministro La Russa io non la conosco personalmente, ma chi ben la conosce me nè parla come di una persona di indubbie capacità politiche ed affezionatissimo a Paternò, ebbene io non capisco che si tiene a fare gente incapace come il sindaco di paternò che non ha fatto altro che farle fare brutte figure a causa della sua mancanza di polso, io sono convinto che prima o poi lo trascinerà nella m..... lo molli ascolti il consiglio di un Paternese che la stima pur non conoscendola, pur di governare passa sopra ad ogni cosa anche grave, poichè patisce la personalità di salvo torrisi, gli tolga di mano il giocattolo ( la città di Paternò) prima che lo rompa irreversibilmente. grazie
RispondiEliminacredo che il sindaco non potendosela prendere con chi è più forte di lui (forza italia) se la sia presa con qualcosa di inesistente ( la sinistra paternese) povero Don Chisciotte.........
RispondiEliminaTU CHE DORMI POICHE'IL SONNO TI ACCOLSE PRONTAMENTE NELLE TUE STANZE TRANQUILLE;E NON TI TORMENTA NESSUNA ANGOSCIA;E CERTO IMMAGINI QUALE PROFONDA FERITA MI APRISTI IN MEZZO AL PETTO.
RispondiEliminaCARO ROBESPIERRE,PER PERDERE LA TESTA BISOGNA AVERNE UNA.
RispondiEliminaQUI TETIGERIT PICEM INQUINABITUR AB EA.
RispondiEliminaDIO LI HA CREATI E FRA LORO SI SONO ACCOPPIATI
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