giovedì 22 gennaio 2009

Sicilia: E' l'ora dei Vespri ?

In tempo di federalismo fiscale, di fondi Fas strappati alla Sicilia, i deputati del parlamento regionale per una volta si trovano tutti d’accordo, fanno pressing sul governatore Lombardo e votano all’unanimità due mozioni presentate dal Pdl e dal Pd, che mirano a salvaguardare gli interessi siciliani. Una, quella del centrodestra, applica l’articolo 37 dello Statuto, che prevede la riscossione da parte della Regione delle imposte pagate dalle imprese industriali e commerciali che hanno stabilimenti nell’Isola, ma sede centrale in altre Regioni d’Italia. L’altra, presentata dal Pd, primo firmatario il deputato questore Baldo Gucciardi, impegna il presidente della Regione Raffaele Lombardo a intervenire urgentemente affinché al disegno di legge delega sull’attuazione dell’art.119 della Costituzione sul federalismo fiscale, in discussione al Senato, vengano apportate modifiche “tali da rispettare la specialità siciliana e salvaguardare la piena attuazione delle norme sancite dallo Statuto autonomistico”.

“Roma ladrona”. L’eco dello slogan che negli anni Novanta fece la fortuna di Umberto Bossi riecheggia nei corridoi e nelle stanze di Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana. I Fas, per fare un esempio, non fanno dormire sonni tranquilli ai nostri politici. L’incertezza sull’ammontare dei fondi per le aree sottoutilizzate che il governo Berlusconi destinerà alla Sicilia impedisce infatti la programmazione per lo sviluppo economico dell’isola. Pd e Udc accusano il premier e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti di utilizzare le risorse destinate al Mezzogiorno come un bancomat cui attingere ogni volta che c’è un’emergenza. E pungolano Lombardo perché sia più incisivo nella difesa degli interessi dell’Isola a livello nazionale. 

Applicare l'articolo 37 dello Statuto, cosa mai avvenuta nei 61 anni di storia del parlamento siciliano, comporterebbe un introito di quasi sei miliardi di euro all'anno alla Sicilia. La mozione del Pdl era stata presentata dal capogruppo Innocenzo Leontini e impegnerà il governo della Regione a intervenire presso il ministero dell’Economia perché si attui subito la norma prevista dallo Statuto speciale della Regione siciliana. L'articolo 37 prevede e calcola una quota del reddito per le imprese con sede centrale fuori dalla Sicilia ma con stabilimenti nell’Isola; una quota in base alla quale deve essere calcolata l’imposta che le stesse imprese, industriali o commerciali, dovranno quindi versare alla Regione siciliana. Si parla, dunque, di un incasso che andrà dai cinque ai sei miliardi di euro ogni anno. Nel 2005 c’era anche stato un decreto, il 241, secondo il quale assessorato Bilancio e ministero per l'Economia avrebbero dovuto far tavolo comune per l’attuazione dell’articolo 37, ma il decreto era rimasto lettera morta. Il Pdl siciliano spera che a Roma si sblocchi l’iter della mozione presentata sull’argomento da Enrico La Loggia, atto ispettivo che ha raccolto oltre 120 firme e attende l’inserimento all’ordine del giorno. 

(fonte: SiciliaInformazioni)

4 commenti:

  1. adomex ma picchi ogni vota ca si vuntuva l'ama vinora si cattigghia tuttu chi ciaccucchia iddu, pircasu e nautru ca dici ca fa i cosi po, beni di tutti e poi.....damuccillu l'occhiu docu, ca chiu di na cattigghiata a avutu chissu.

    vastasu

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  2. eppure a palazzo dei normanni il pdl propone ed anche bene. non sarà che nel Catanese c'è qualcuno che rema contro i siciliani o meglio contro i Catanesi ad esclusivo amor proprio. a Paternò invece non solo non si propone nè si dispone ma si subisce le altrui decisioni, l'encefalogramma è piatto!!!

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  3. la sicilia e' diventata cosi' il bancomat d'italia come i paternesi lo diventeranno per palazzo alessi

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  4. ADOMEX, chi è il Sig. "G" delle intercettazioni ??

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