
Quanto al centrosinistra, resta da capire se i dati della Trimestrale di cassa modificheranno l’approccio del Pd, che tanto nel programma elettorale quanto nelle esternazioni di Walter Veltroni - come rilevano anche osservatori neutrali, oltre a quelli vicini al centrodestra - contrae impegni - sul salario minimo garantito, sul tagli delle aliquote, sul sostegno alle famiglie - ed esprime valutazioni da cui emerge un affresco a tinte rosa delle condizioni economiche nazionali. Lo spettro della “crescita zero” paventato dagli imprenditori impone quantomeno un ripensamento. Qualcuno, anche dalle file del Pd, comincia a indicarne la necessità. In un post che ha lasciato il segno non solo sulla blogosfera, Roberto Gualtieri, storico e vicepresidente della Fondazione Gramsci, ha commentato - dal portale web di Italianieuropei - una recente puntata di Annozero notando che nel salotto televisivo di Michele Santoro “si è visto un Tremonti, che nell'illustrare il proprio libro, piuttosto consapevole del nuovo scenario dell’economia mondiale. Sarebbe bene - è la sferzata dello storico di simpatie dalemiane - che il Pd si dia una mossa e aggiorni in fretta le proprie categorie”. Come a dire che il Pd - per usare una metafora cara a Luca Cordero di Montezemolo - ha bisogno di un pit-stop.
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