sabato 22 marzo 2008

Ultimi Sondaggi: per Digis il gap pro-Cav. sale al 7,2, per Swg al 5


Ospite della Gazzetta dello sport per una videochat, Walter Veltroni ricorre a una metafora sportiva per annunciare che la sfida con Silvio Berlusconi è aperta: “La partita del 13 aprile prima aveva un punteggio tennistico, mentre adesso siamo punto a punto. E penso andremo al tie-break”. Uno scenario che Berlusconi sconfessa totalmente: “Il distacco tra il Pdl con la Lega e il Pd con l’Idv - dice il Cavaliere ai microfoni di Skytg24 - è di 10 punti ed è rimasto stabile dall'inizio della campagna elettorale”. Secondo un sondaggio effettuato ieri da Digis, sale a 7,2 punti percentuali il gap tra lo schieramento capeggiato da Berlusconi e quello guidato da Veltroni. Digis quota l’alleanza Pdl-Lega-Mpa al 45,6 per cento (+0,9 rispetto al precedente sondaggio, datato 16 marzo). L’accoppiata Pd-Italia dei valori sale a quota 38,4 (+0,2). II divario cresce così dello 0,7 per cento. Il sondaggio di Digis - segnalato sul blog The right nation - registra inoltre il calo della Sinistra arcobaleno (6,3 per cento, -0,4 rispetto al 16 marzo) e dell’Udc (6 per cento, -0,9). La Destra sale dello 0,1 a quota 1,7, i Socialisti perdono 0,2 scendendo all’1,3 per cento. L’astensione è del 12 per cento, gli indecisi sono il 5,6. Tendenza analoga - ma basi di partenza diverse - secondo un sondaggio realizzato da Swg per il quotidiano on-line Affari italiani: la rilevazione, effettuata giovedì 20 marzo, indica che il distacco tra le due principali coalizioni è di 5 punti (dieci giorni fa oscillava tra i 4 e i 5 punti). Per Swg Pdl-Lega -Mpa sono al 43 per cento (oscillavano tra il 42,5 e il 43), la Sinistra arcobaleno è al 7,5 per cento (era al 6,5-7 per cento), l’Unione di centro si conferma a quota 5,5, la Destra va al 2,5 per cento (oscillava tra il 2 e il 2,5), il Partito socialista resta all’uno per cento.

A giudizio del presidente di Swg, Roberto Weber, si verifica “una sorta di drole de guerre prima della Pasqua, cui probabilmente faranno seguito tendenze più esplicite in particolare nelle ultime due settimane di voto”. Weber nota inoltre che le due coalizioni sono sostanzialmente ferme, sebbene in quella di Veltroni si constati “qualche elemento di minima erosione sul versante dell’Idv”. Tra gli altri sondaggi diffusi oggi spicca quello realizzato da Demos per Coop e pubblicato sulla Repubblica: in base ai dati raccolti dall’istituto di Ilvo Diamanti, la coalizione guidata da Berlusconi è votata dal 46,5 per cento degli operai, quella targata Veltroni dal 31,6 per cento. Ancor minore è la percentuale di voti ottenuta tra gli operai dalla Sinistra Arcobaleno (11,9 per cento). L’alleanza Pdl-Lega-Mpa supera Pd e Idv anche nelle categorie “insegnante, tecnico, funzionario del settore privato”, “lavoratore autonomo, imprenditore”, “libero professionista”, “casalinga”. La coalizione di Veltroni è invece davanti nelle categorie “impiegato, insegnate, tecnico, funzionario del settore pubblico”, “studente”, “pensionato”. Sempre oggi, il sito web del Correre della Sera ospita un’analisi di Renato Mannheimer su numeri relativi all’indice “winner”, basato sull’insieme dei pronostici effettuati dagli stessi elettori.

La larga maggioranza della popolazione - segnala Mannheimer - ritiene che “tra Berlusconi e Veltroni, finirà col prevalere il Cavaliere. In questo modo gran parte degli italiani danno una risposta coerente (e in parte, certo, influenzata) a quanto affermano da tempo i sondaggi di opinione. In particolare, a febbraio 74 per cento della popolazione si dichiarava certo della vittoria del Pdl. Nelle settimane successive, tuttavia, si è manifestato un trend interessante e significativo, che rappresenta una novità, anche se non ha modificato il pronostico sostanziale. La maggioranza della popolazione - prosegue il sondaggista - continua infatti ad attribuire a Berlusconi le maggiori probabilità di vittoria. Ma la quota di chi, viceversa, inizia a pensare che potrebbe vincere Veltroni si è fortemente incrementata, sino a triplicarsi. Questo andamento si è verificato a partire dal momento in cui il Partito democratico ha visto un incremento nelle intenzioni di voto attribuitegli. C’è da dire tuttavia che questo mutamento di previsioni si è verificato quasi esclusivamente nell’elettorato di centrosinistra”. Un sondaggio su un campione tanto ristretto quanto interessante è stato inoltre condotto dall’Università di Urbino, che ha chiesto a 32 direttori di quotidiani italiani di esprimere una previsione sull’esito delle elezioni. L’alleanza guidata dal Cavaliere è quotata al 42,7 per cento, quella di Veltroni al 35,9 per cento, la Sinistra arcobaleno al 7,3, l’Udc al 5,7, la Destra al 2,3, il Ps all’uno per cento.

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