giovedì 21 febbraio 2008

SICILIA - MICCICHE' CONTRO TUTTI

MICCICHE’ CONTRO TUTTI, PERFINO CONTRO IL CAV. GIANFRANCO SI CANDIDA AD ESSERE IL CENTRODESTRA MODERNO DELLA SICILIA?

Questo dichiara stamattina: "Per me sarà una fatica enorme ma sono convinto di potercela fare, anche da solo (si fa per dire)! Ho parlato con il Presidente Berlusconi ed ha capito il perché (noi non ci crediamo n.d.r.) della mia battaglia VERA contro il metodo del “cuffarismo”, gli ho chiesto di non provare nemmeno di trattare ed invece di sposare la nostra battaglia e schierarsi con noi. Non so se lo potrà fare. conoscendolo spero di si. Abbracciandoci gli ho detto comunque che io non posso tradire un sogno, una speranza di tutto il popolo siciliano. Mi ha detto che, comunque finisca, lui ci sarà sempre. E’ un uomo straordinario, gli voglio un grandissimo bene, ma per me, oggi, non c’è amore che superi quello per la Sicilia e i siciliani onesti, liberi, coraggiosi e sognatori".
Non ci pare vero che a parlare sia il Gianfranco Micciché che conosciamo.

Però questo di fatto è l'ultimo ostacolo all'accordo del centrodestra siciliano con dentro l'UDC.
Più che il sogno di cui parla Micciché, ci sembra una resa dei conti tutta interna ed incomprensibile. Concretamente Gianfranco ed il suo gruppo sembrano isolati, come se all'improvviso non avessero più interlocutori amici, sembra finito il tempo in cui "lui" era al centro del sistema politico siciliano e decideva su tutti e su tutto. Il coordinatore regionale di F.I. Angelino Alfano che si dichiara suo amico, lavora ogni giorno scavandogli la terra sotto i piedi, all'ombra ... piano piano... pacatamente.
Un uomo risultato assai ingombrante per tutti, che fa dichiarare perfino all'on.le Giuseppe Castiglione che Lombardo è il miglior candidato possibile per la Presidenza della Regione, dopo una guerra di anni con lo stesso, eppure. Una soluzione, quella della candidatura di Micciché a Governatore, perdente in partenza ed insensata, tranne che per gli obiettivi personali di leadership e di "normalizzazione pro domo sua" della vita politica siciliana. Ma quaesta è un'altra storia che non ci riguarda e non interessa ai siciliani.

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