lunedì 21 gennaio 2008

INTERVENTO DI GIUSEPPE CASTIGLIONE SU AMMINISTRAZIONE VIRTUOSA


Giuseppe Castiglione, in occasione della presentazione del libro “Gli Impuniti” di Caporale è intervenuto sulle difficoltà che insorgono nelle amministrazioni locali: purtroppo, questi casi di amministrazione non virtuosa rappresentano una realtà meridionale sprecona ed incapace di decidere. Però, ha precisato, esistono anche alcuni esempi di buona amministrazione che non vanno taciute, e prendendo ad esempio dalla sua esperienza di amministratore, come assessore regionale all’industria, ha detto che spesso è la mancanza di coraggio, ed il deficit di sostegno da parte dell’ambito in cui si opera, che può bloccare processi virtuosi che si muovono verso il cambiamento culturale nella gestione della cosa pubblica. La chiusura, la liquidazione, la vendita, per esempio, delle aziende a partecipazione regionale che bruciavano risorse pubbliche ingenti, se non si avesse avuto il coraggio di dismetterle, andando contro interessi clientelari ben riscontrabili, chiudendo una voragine di spesa passiva nel bilancio della Regione, si sarebbe ancora oggi alle prese con la produzione di leggine di sostegno economico nei confronti di migliaia di lavoratori da pagare senza nessuna produzione.

Quindi, secondo Castiglione, occorre ribaltare una cultura politica che attanaglia il meridione e la Sicilia, e recuperare a tutti i livelli l’etica nella gestione.

In riferimento, poi, alla politica d’intervento finanziario europeo, Castiglione ha sottolineato che occorre una seria programmazione per utilizzare le risorse, che sono tante quelle destinate alla Sicilia, per creare le infrastrutture necessarie ad uno sviluppo al passo coi tempi della nostra terra, accennando, per esempio, alle scelte fatte in questa direzione dalla Spagna e dal Portogallo, che utilizzate al massimo hanno consentito a questi Paesi di creare importanti infrastrutture. In Sicilia, sembra quasi che, le questioni inerenti questa materia non vengano affrontate e gestite come meritino, nella prospettiva di recuperare il gap di servizi e infrastrutture che l' Isola ha nei confronti del resto d’Italia.

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