giovedì 1 novembre 2007


De Magistris va a Roma per depositare in Cassazione il ricorso contro l'avocazione dell'inchiesta Why not, risponde al vice presidente Nicola Mancino, che ha invitato alla riservatezza i magistrati, e conferma di non ever violato il codice etico.
De Magistris ci prova ancora con le istituzioni, cerca il dialogo e risponde di avere fiducia, nonostante gli attacchi, l'avocazione, la sassaiola di Mastella e la sua auto blu che non funziona.

Diversa invece è l'opinione di Clementina Forleo che dopo lo sfogo di domenica scorsa, continua a ripetere di essere in balia delle minacce delle istituzioni. Quindi perchè richiedere una scorta se il pericolo non viene dalla piazza? Tanto vale rinunciare alla scorta perchè non vuole "il taxi gratis" pagato dallo Stato.

Ma è uno scontro fra magistratura e le istituzioni oppure no? Secondo noi è la stessa magistratura che si sta spaccando: De Magistris denuncia il nuovo fascismo (perchè gli tolgono l'inchiesta su Mastella), attaccando di fatto più che la politica, la magistratura stessa. Non è vero quindi che il caso De Magistris è uno scontro tra politica e magistratura. E' uno scontro tutto interno alla magistratura e alle istituzioni, allo Stato. Così come la Forleo che attacca i Carabinieri per la scarsa protezione che le garantiscono, è un altro scontro interno al corpo dello Stato.

La richiesta di avocazione è stata davvero di troppo e ha infangato l'immagine già dubbia delle istituzioni agli occhi dei cittadini, specie dopo aver reso noti le lobby e gli interessi di chi è coinvolto nell'inchiesta, come ci spiega un quotidiano locale della Calabria.

Di certo la spaccatura tra istituzioni e magistratura si nutre delle infiltrazioni politiche, che utilizzano il Csm (per De Magistris) e i carabinieri (per la Forleo) per indebolire i magistrati coinvolti in inchieste troppo scottanti. Tutti parlano, Mastella "indifendibile" (?) continua a difendersi, i politici si spendono in mille parole per evitare di spiegare quello che Di Pietro ritiene inequivocabile. E anche per questo ci domandiamo come sarebbe stato se l'ex magistrato fosse Ministro della Giustizia.

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