La nuova formazione politica che sta per nascere si chiamerà "Popolo della libertà" o "Partito della libertà". Lo ha annunciato Silvio Berlusconi nel suo intervento al teatro di Adriano. Il nome, ha aggiunto, "sarà scelto da un assemblea di cittadini". Il nuovo partito, ha detto Berlusconi, non nascerà da una fusione ma dal basso. "Questa legge elettorale non corrisponde più all'interesse del Paese. Sì a proporzionale puro".
Il bipolarismo è finito
Il partito, di cui il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha annunciato la formazione, sarà aperto al dialogo con la maggioranza e non difenderà più l'attuale legge elettorale sostenendo che il bipolarismo non può più funzionare. "Ci apriamo a un dialogo con l'altra parte politica", ha detto Berlusconi in una conferenza stampa. "Non difendiamo più l'attuale legge elettorale", ha aggiunto l'ex premier, precisando che il nascente partito sosterrà un "sistema proporzionale non machiavellico... che la gente possa capire, un sistema proporzionale puro con uno sbarramento".
Berlusconi ha spiegato che "il bipolarismo in questo momento non è qualcosa che può funzionare per il governo del Paese". Si può cambiare la legge elettorale "con il nostro contributo" soltanto "se ci assicurano che poi si va al voto". A chi gli chiedeva se questa apertura sulle riforme comprendesse anche quelle costituzionali e dei regolamenti, come sollecitato dal segretario del Pd Walter Veltroni, Berlusconi ha risposto secco: "Altre riforme si possono affrontare quando ci sarà un nuovo Parlamento".
Il nome deciso dalla gente
Il leader dell'opposizione ha sottolineato che la nuova formazione politica - "Popolo della libertà" o "Partito della libertà", il nome dovrebbe essere "scelto da un'assemblea di cittadini" - sarà "qualcosa che non è contro nessuno, ma anzi ha le porte spalancate a tutti. Tende a superare i giochetti, i veti...".
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