giovedì 22 novembre 2007

PARTITO DEL POPOLO DELLA LIBERTA' - IPOTESI DEL PARTITO FEDERALE REGIONALE










Sull'ipotesi di un partito siciliano federato con quello nazionale, proposta dal presidente dell'Ars, Miccichè, Castiglione ritiene che «anche in Sicilia ci sarà uno scompaginamento degli attuali equilibri. L'elettorato si rimetterà in movimento, va rimessa in discussione l'intera classe dirigente. Anche a livello regionale, penso che il nuovo partito potrebbe dare una spinta al nuovo governo. Ma in prospettiva bisogna ripensare al ruolo dell'Ars perché la discussione delle leggi non può esaurirsi in commissione Bilancio, così come la riforma della pubblica amministrazione non si può fare a metà».
Se Castiglione si mostra freddo sul partito federale, una cauta apertura arriva dal leader dell'Mpa, Lombardo, che rivendica di essere stato il primo a seminare in Sicilia il «virus dell'autonomia». «Questo - aggiunge Lombardo - è il progetto dell'Mpa che, già quando venne fondato, poteva vedere Miccichè tra i protagonisti. Che nel patto di alleanza tra Mpa e Udc possa esserci anche il presidente dell'Ars, non può che farci piacere. Però, la federazione Cdu-Csu che viene presa a modello non è un patto numerico, ma politico, che ha come obiettivo lo sviluppo della Baviera. Se questo nuovo partito si impegnerà a realizzare lo sviluppo della Sicilia, siamo pronti a discutere».
Per il vicepresidente dell'Ars, Stancanelli, «An deve accettare in modo positivo la sfida autonomista che in queste ore viene rilanciata dagli alleati del centrodestra - Lombardo e Miccichè in testa - anche in riferimento agli avvenimenti nazionali. Per questo è nata Futuro Sicilia, l'associazione che vuole raggiungere l'obiettivo di coniugare significativamente i valori della destra con i legittimi interessi e le aspettative concrete dei siciliani. Soltanto una politica coraggiosa, che sta nel Dna della destra, può darci il ruolo di protagonisti che ci spetta».
Lillo Miceli

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