Contro l'ennesimo tradimento del governo Prodi, che cancella i fondi destinati all'ammodernamento e la messa in sicurezza delle strade provinciali isolane
La Sicilia torna in piazza nella capitale d'Italia, guidata nuovamente da Raffaele Lombardo. Costretta dal colpevole disiteresse di governo e parlamento, che nonostante lo prevede una specifica norma di legge, non hanno trasferito i fondi necessari per migliorare la rete viaria secondaria di comptenza delle Province.
All'iniziativa, che comincerà alle 10, è annunciata la partecipazione anche di sindaci e amministratori siciliani. "L'arrivo dei fondi - spiega il presidente dell'Unione regionale province siciliane, Raffaele Lombardo - era stato garantito pubblicamente dal presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi il 27 luglio scorso, durante un incontro coi presidenti delle Province isolane".
"La decisione di promuovere la manifestazione - sottolinea Lombardo, che è presidente della Provincia di Catania - è stata adottata all'unanimità, senza distinzione di schieramento politico, dai rappresentanti degli Enti locali intermedi dell'isola e riguarda 1,5 miliardi di euro che erano stati promessi a Sicilia e Calabria con un piano di distribuzione triennale e che invece non sono mai stati trasferiti alle Province che così non possono avviare i necessari lavori di ripristino delle strade della viabilità secondaria".
In un telegramma inviato a Palazzo Chigi lo scorso 18 Ottobre, il presidente dell'Urps, Raffaele Lombardo aveva chiesto al presidente del Consiglio, Romano Prodi, "un incontro urgente per chiarire ulteriormente le gravi conseguenze prodotte da questo mancato finanziamento, che ritarda e aggrava ulteriormente l'ammodernamento e la messa in sicurezza della viabilità nelle nove province della Sicilia".
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