giovedì 8 novembre 2007
LA SICILIA DEVE CONTARE DI PIU'
La manifestazione promossa dall'MpA a Roma, per chiedere con forza al Governo centrale le risorse reiteratamente promesse per le strade provinciali, ha registrato un concreto successo ed indicato a tutti i meridionali la via da seguire per ottenere giustizia e rispetto. Di fronte ad un Governo, che ha deciso di cancellare il Sud dall'agenda dei suoi obblighi ed impegni, non serve lamentarsi o imprecare. Occorre mettere in campo "l'azione di pressione" di una cospicua parte del suo territorio e mobilitare l'attenzione di tutta l'opinione pubblica italiana su un comportamento dei vertici istituzionali romani, che rappresenta un "suicidio" per l'intero Paese. Infatti, mentre in Francia, il nuovo Presidente Sarkozy intende puntare sul Mediterraneo, per farne l'asse centrale del suo programma di Governo, in Italia, una classe dirigente miope e sorda, penalizza ed isola il Sud dal resto del Paese. Negando, in tal modo, la vocazione mediterranea dell'Italia ed il ruolo che le compete per la sua naturale collocazione geografica. La manifestazione romana di ieri rappresenta, inoltre, un grande passo avanti per diversi motivi. In primo luogo, perché ha superato lo steccato destra-sinistra, ed ha mobilitato le forze istituzionali e popolari, in uno sforzo corale, che ha priorizzato gli interessi dell'Isola rispetto ad ogni collocazione politica In secondo luogo, perché il divieto opposto ad una manifestazione pacifica e popolare, di svolgersi davanti alla sede del Governo, dimostra il disagio e lo sconcerto di un Premier che ha, fino ad oggi, mentito e turlupinato i suoi interlocutori. E, che si affida ai due vice Ministri siciliani, D'Antoni e Capodicasa, per nascondere la propria vergogna ed il proprio imbarazzo. Un'ultima valutazione va fatta per registrare, con soddisfazione, il successo conseguito dagli organizzatori, in primo luogo, Lombardo, Crisafulli e Leanza; e l'elevato tono delle rivendicazioni avanzate dagli stessi, oltre che dal Presidente Cuffaro e dal Senatore Pistorio. L'avvenuta firma del decreto, anche da parte del Ministro Bersani, dimostra la validità dell'azione condotta. Ieri si è segnata una svolta, si è aperta una nuova strada. Si è dato lo stop alle recriminazioni, e si è scesi in piazza. Non in nome di un partito o di uno schieramento, ma di un popolo: quello siciliano. Che ha indicato a tutto il Mezzogiorno la via da seguire se vuole "pesare" e "contare"!
Vito Scalia
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