sabato 15 dicembre 2007

Sicilia, Arra: Nel 2008 commissariamento per comuni insolventi


I comuni siciliani che il prossimo anno non risulteranno a norma nella raccolta differenziata dei rifiuti, “saranno commissariati dalla Regione”. Il siluro arriva dal direttore generale dell’Agenzia regionale delle acque e dei rifiuti, Felice Crosta, alla vigilia della manifestazione contro il piano rifiuti proclamata dalla Cgil. Il sindacato di Guglielmo Epifani domani scenderà in piazza insieme ad esponenti e amministratori comunali di centrosinistra. “Altro che ambientalismo, altro che sindacalismo – dice il direttore generale –. Sarà una vera e propria manifestazione politica. Misureremo presto le reali intenzioni di questi amministratori: il prossimo anno i comuni che non rispetteranno la quota di raccolta differenziata saranno commissariati”. Secondo la nuova normativa regionale, spiega il dirigente, i comuni saranno tenuti a rispettare una soglia minima di differenziata pari al 20 per cento. Nel merito della protesta di domani, Crosta ricorda come la giunta di Salvatore Cuffaro sia riuscita dal 2002 a ridurre le discariche da 325 a 20. “Chissà com’è, quando prima di Cuffaro c’erano solo discariche, nessuno si lamentava – ricorda –. Oggi questi signori si scoprono ambientalisti. Se non riusciremo a portare avanti il piano rifiuti dovremo tornare al sistema delle discariche, ma evidentemente chi protesta vuole che la Sicilia torni nella crisi rifiuti dalla quale è appena uscita”. Una volontà “evidentemente tutta politica”.

Crosta rileva inoltre che il tanto contestato piano rifiuti, “a regime, assicurerà una quota di differenziata pari al 60 per cento. Chi scende in piazza non ha avuto neanche la voglia di leggerla, questa legge”. D’altra parte, osserva ancora il responsabile regionale, diversi amministratori che domani scenderanno in piazza “reggono Comuni in cui si registra lo zero assoluto in termini di raccolta differenziata”. Altra questione spinosa è quella delle Ato, incaricate tra l’altro di appaltare ad aziende private il servizio di gestione del ciclo integrato. Da oltre un anno, la Regione è bersaglio di lamentele e malumori di Confindustria, amministratori e sindacati, che denunciano inefficienze e continui ritardi nei pagamenti delle aziende. “La giunta ha già attivato un fondo speciale al quale gli Ato con capitale sociale superiore al milione potranno accedere – spiega il dirigente – In questi mesi stiamo coinvolgendo anche banche e istituti di credito. Quello che trovo assurdo è che spesso le lamentele arrivano proprio dagli azionisti degli Ato, che sono i Comuni che formano in maniera assai discutibile i consigli d’amministrazione. Molti di questi domani si ritroveranno a Catania”.

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